Patto tra Regione e Lions club, firmato il protocollo d’intesa

Promuovere lo sviluppo civile, sociale e culturale delle comunità locali, anche attraverso azioni positive per l’educazione interculturale, l’integrazione, l’interazione e l’inclusione, la coesione sociale, la promozione umana e la sensibilizzazione sui temi della discriminazione, nonché la cittadinanza attiva: è quanto si propone il protocollo d’intesa tra Regione Umbria e Associazione Lions Club International, Distretto Lions 108L (Umbria, Lazio e Sardegna) che è stato firmato oggi, a Palazzo Donini, dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini e dal Governatore dell’Associazione Giovanni Paolo Coppola.
“Con la Regione Umbria abbiamo firmato un accordo che sarà d’esempio anche per le altre Regioni del Distretto – ha affermato il Governatore Coppola –. E’ la prima volta infatti che un accordo di questo tipo prevede una forma positiva di consultazione e di collaborazione tra l’Ente e l’Associazione Lions per contribuire alla soluzione dei problemi dei territori”.
“Da tempo – ha sostenuto la presidente Marini – è in corso una proficua collaborazione con l’associazione dei Lions, nell’ambito di iniziative su temi di interesse sociale che ora è stata ulteriormente rafforzata con la stipula di questo protocollo, di durata quinquennale, e la sperimentazione di un nuovo percorso di collaborazione. D’altra parte – ha sottolineato la presidente – i valori legati ai temi della cittadinanza, della trasparenza, e della coesione sociale sono valori comuni e sicuramente aiutano la crescita e lo sviluppo, non solo economico ma anche storico, artistico e culturale, delle comunità di appartenenza. Siamo molto felici, insomma – ha concluso la presidente – di rinnovare il nostro legame con l’Associazione Lions che sicuramente aiuterà l’intera Umbria”.
Il documento, che ha l’obiettivo di rispondere agli “accresciuti e nuovi bisogni della popolazione in un momento di profondi mutamenti sociali”, individua specifici ambiti di collaborazione, con particolare riferimento all’educazione alla cittadinanza responsabile e alla legalità; all’educazione sanitaria, con la promozione di corretti stili di vita e di prevenzione delle malattie; alla lotta alle dipendenze e alla ludopatia; all’educazione alla sicurezza stradale; alla promozione culturale, ambientale e sociale e alle azioni di sostegno ai giovani; alle azioni a scopo solidaristico per superare le vecchie e le nuove povertà.

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