Pensare al futuro di Castelluccio: lo chiede la comunanza agraria

NORCIA- Sulle condizioni in cui versa Castelluccio a un anno dal terremoto, torna a parlare la comunanza agraria tramite il suo presidente Roberto Pasqua. “È arrivato il momento di pensare al futuro. E quale è la situazione presente? Abbiamo un Programma Integrato di Recupero a valenza urbanistica di Castelluccio di Norcia approvato a giugno del 2016 (solo qualche mese prima degli accadimenti sismici), quindi abbiamo comunque un’ottima base di partenza e di lavoro fatta che non può essere dispersa: da questa base dovremmo velocemente elaborare un’idea guida nuova. Per ciò è un’occasione unica questa anche per condurre in qualche modo delle scelte di intervento più coraggiose, che possano dare un volto nuovo al paese, ma scelte che debbono essere positive per la fruibilità del paese stesso (ad esempio si pensi alla necessità di dover allargare una strada o una via: oggi con il fabbricato in macerie per terra lo si può fare,invece prima per una simile necessità si doveva addirittura demolire il fabbricato, mentre oggi come già detto questa prima fase la si ha già fatta). L’obiettivo che si dovrà perseguire con questo Piano sarà uniformare il meraviglioso paesaggio, rimasto come era (salvo qualche ferita causata dal terremoto) con il borgo del paese, così che quest’ultimo sia in grado di rispettare e rispecchiare uno scenario così bello in perfetta armonia. Bisognerà ridare al paese una tonalità, un’impronta che si intoni al paesaggio, senza più stonature di fabbricati non integrati con le caratteristiche architettoniche del luogo. Ciò a cui bisogna arrivare è una perfetta simbiosi di abitato e panorama,perché in passato una certa tipologia di fabbricati lo aveva dequalificato. Ricostruire il borgo così che sia apprezzato quanto il paesaggio”. E poi continua: “Ridisegnamo il borgo. Armiamoci di matite e mettiamoci all’opera con scelte più coraggiose e migliori, sia in termini di accessibilità che di sicurezza”. E infine conclude sostenendo con forza che “la ricostruzione dovrà avvenire in perfetta sintonia con l’ambiente circostante: «Bisognerà ridare al paese un’impronta che si intoni al paesaggio, senza più stonature di fabbricati non integrati con le caratteristiche architettoniche del luogo”. A queste parole fanno eco quelle del sindaco di Norcia Nicola Alemanno, che afferma: “I tempi che ci prospetta Anas per il ripristino della viabilità con il fronte marchigiano non sono compatibili con la realtà. Non è pensabile che si possano riaprire le strade tra 10-12 mesi, devono essere percorribili a primavera”.

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