Perugia, catturato boss dello spaccio. Dovrà scontare più di 5 anni in carcere

PERUGIA – La polizia ha arrestato un uomo considerato un boss dello spaccio. Si tratta di Sami Dridi, conosciuto dalla polizia anche con il nome di Sofian Hidoussi, ma anche Anoir Tarhouni, tunisino quarantunenne, pluripregiudicato, sposato con una perugina. L’uomo era stato accuratamente e per diverso tempo “osservato” e monitorato dagli uomini della Sezione “Antidroga” della Squadra Mobile, diretti da Marco Chiacchiera, nel corso di un’operazione antidroga di circa 10 anni fa denominata “Pollicino”.

L’operazione “Pollicino” venne svolta a carico di un gruppo “misto” dedito al traffico di sostanze stupefacenti e composto da soggetti di origine maghrebina, nigeriana e da complici italiani, per un totale di 15 persone.

Tutti gli indagati erano attivamente impegnati nell’introduzione, nella preparazione, nel confezionamento e nella cessione al dettaglio di “eroina” e “cocaina”, in varie zone della città, secondo uno schema organizzativo estremamente efficace, basato su un continuo “interscambio” di stupefacente o di cessioni, per cui un cliente il quale avesse contattato un pusher al momento sprovvisto, veniva comunque soddisfatto rivolgendosi ad un “collega” corrispondente, magari operativo su un’altra zona della città, ma prontamente reperibile all’occorrenza: una sorta di società “cooperativa” dello spaccio.

L’uomo arrestato ora, era ai vertici della compagine “maghrebina” dell’organizzazione criminale, particolarmente impegnato nel reperimento, nel confezionamento e nel successivo spaccio delle dosi, che distribuiva ai tossicodipendenti/acquirenti di San Marino, Via Eugubina, Ponte Rio e Ponte Felcino, facendo base nell’abitazione della propria compagna, perugina, ubicato a Montelaguardia.

Gli impegni del trafficante erano intensissimi e lo stesso comunicava con i suoi collaboratori e corrispondenti, con varie utenze telefoniche cellulari di volta in volta dismesse e sostituite, sostituendosi spesso ad essi nelle cessioni o chiedendo loro di fare altrettanto, sia al fine di sopperire alle contingenti carenze di sostanza stupefacente, sia per eludere e confondere le attività della Polizia, ma evidentemente senza successo.

Dridi, in particolare, è stato arrestato in ben 6 diverse occasioni. Lenta, ma inattesa ed inesorabile, l’ora del “conto” con la giustizia è giunta anche per lui.

Nel pomeriggio di lunedì, è scattato il blitz a cura degli uomini della Prima Sezione “Criminalità Organizzata” diretti dal Dott. Piero Corona

Dopo una accurata e silenziosa osservazione dei luoghi frequentati dall’uomo, lo stesso è stato sorpreso a Perugia ed accompagnato in Questura, dove gli è stato notificato un provvedimento esecutivo per la carcerazione, emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Perugia, per il quale dovrà scontare 5 anni e 4 mesi di reclusione a Capanne, nonché pagare una salatissima multa di 20mila euro.

Innumerevoli, a carico del catturato, i precedenti penali e di polizia, compiuti tra Trapani, Aversa (Ce) ma soprattutto a Perugia, dove ha accumulato una lunga serie di segnalazioni ed arresti in flagranza per spaccio di sostanze stupefacenti.

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