Perugia, espulsi quattro pericolosi criminali

PERUGIA – I dati ci dicono che il rimpatrio è il deterrente migliore per i criminali stranieri. In questo quadro si inserisce il super lavoro degli ultimi giorni per l’Ufficio immigrazione di Perugia, che ha assicurato alla giustizia quattro pericolosi criminali. Il primo è Agim, albanese di 45 anni, arrestato nel 2013 mentre compiva una rapina in un’abitazione di Montalcino. L’uomo era in carcere a Capanne per scontare i suoi cinque anni di reclusione e in settimana è stato espulso quale misura alternativa alla detenzione ed accompagnato all’Aeroporto San Francesco.

Espulso anche Jelassi,  tunisino, quarantenne, era detenuto a Capanne per scontare le sue condanne per spaccio. Il Magistrato di Sorveglianza ne ha disposto l’espulsione quale misura alternativa alla detenzione per gli ultimi tre mesi rimanenti; ma lui ha fatto opposizione a tale decisione preferendo di ultimare in carcere tutta la detenzione. E’ stato quindi espulso con la forza ed accompagnato sino in Tunisia dai poliziotti abilitati alle scorte internazionali. Accompagnato fuori dall’Italia anche Jasir, di nazionalità macedone ma di origine kosovara. Era stato espulso nel 2012 da Vicenza ma era rientrato clandestinamente in Italia e si era stabilito sotto falso nome a Tavernelle. E’ stato smascherato dai Carabinieri di Città della Pieve che lo hanno arrestato e fatto processare per direttissima. Dopo il processo è stato espulso e condotto alla Frontiera per essere rimpatriato a Skopje.

Espulso poi Adbelhadi, marocchino di 38 anni. E’ stato condannato per spaccio a Terni e condotto al carcere di Perugia per i suoi tre anni di detenzione. Il Magistrato di Sorveglianza ne ha disposto l’espulsione quale misura alternativa alla detenzione per gli ultimi sei mesi rimanenti; ma lui ha fatto opposizione a tale decisione. E’ stato comunque espulso con la forza ed accompagnato sino in Marocco dai poliziotti abilitati alle scorte internazionali. Per la Questura continua ad essere prioritario per il contrasto della diffusione dei reati in provincia organizzare il rientro in Patria dei criminali più pericolosi, attraverso onerosi e complicati dispositivi pianificati dal Dirigente l’Ufficio Immigrazione, Vice Questore Aggiunto Maria Rosaria De Luca.

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