Perugia, i Chianelli e Leo Cenci al Quirinale per le Onorificenze

PERUGIA – Umbri di scena al Quirinale domani per la consegna delle Onorificenze. Ci saranno Franco e Luciana Chianelli ma anche Leonardo Cenci e riceveranno preziosi riconoscimenti dalle mani di Sergio Mattarella. Per i Chianelli il riconoscimento è quello di “Commendatori dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana”.

“Per la preziosa attività di sostegno – questa la motivazione – ai giovani malati e alle loro famiglie. Nel 1990 fondano, insieme ad altri genitori accomunati dalla dolorosa esperienza della malattia e morte dei propri figli, il Comitato per la Vita Daniele Chianelli, di cui Franco Chianelli è Presidente, con l’intento di dare un contributo a supporto della struttura pubblica nel sostegno a quanti soffrono e lottano per la vita e un’assistenza globale alle famiglie. Nel 2006 il Comitato ha realizzato il ‘Residence Daniele Chianelli’, una struttura speciale per pazienti in terapia ambulatoriale, accanto all’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia che, gratuitamente – conclude la motivazione – accoglie i malati adulti e bambini in cura presso i Reparti di Oncoematologia Pediatrica ed Ematologia, con i loro familiari”. Proprio la grande collaborazione tra il “Comitato per la Vita Daniele Chianelli” e i reparti di Ematologia e Oncoematologia pediatrica, il Creo (Centro di ricerca Emato-oncologico) e l’esperienza unica del Residence e dell’equipe multidisciplinare composta da diversi professionisti (psicologi, musicoterapisti, arteterapisti, assistenti sociali, mediatori culturali, maestre, clown, volontari e servizio religioso) che supportano il personale sanitario (medici, infermieri, fisioterapisti), sempre con il sostegno di Azienda ospedaliera, Università, Comune, Provincia e, in particolare, Regione, hanno contribuito a far guadagnare al Comitato e ai suoi fondatori una così prestigiosa onorificenza.

franco e luciana chianelliUna realtà, interamente basata sul volontariato, che lo stesso presidente Mattarella ha avuto modo di conoscere nel corso della sua visita a Perugia, il 31 marzo 2016, in occasione dei 25 anni della nascita del Comitato, quando ha visitato il Residence, incontrato malati, operatori e volontari, definendo questa straordinaria esperienza “un’esempio da esportare” e rivolto ai coniugi Chianelli ha detto: “Il dolore, lo so, non passa mai. Ma saperlo trasformare in impegno, in solidarietà, è una scelta di straordinaria importanza. Significa trasformare il dolore in impegno per la vita”.

Insieme ai Chianelli anche Leonardo Cenci, il giovane malato di tumore che sta combattendo la sua battaglia sensibilizzando sulla lotta al cancro.  “Sono molto contento di ricevere questo riconoscimento che dedico a tutti i malati di cancro che, come me, stanno combattendo ogni istante della giornata per rendere la propria vita accettabile e di qualità”. Lo ha detto Leonardo Cenci. “Io ritiro materialmente questo riconoscimento – prosegue il presidente dell’associazione Avanti Tutta onlus – ma è come se fosse di ogni malato oncologico, impegnato nella ‘battaglia’ più importante che può affrontare e che ha come obiettivo finale quello di mantenersi in vita, che è la cosa più preziosa che abbiamo”.  Cenci si presenterà al Quirinale insieme ai genitori Sergio ed Orietta e sarà insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana “per la determinazione e la forza d’animo con cui affronta la sua gravissima malattia offrendo agli altri malati un esempio di reagire e di difesa della vita”. Leonardo, infatti, è reduce dalla splendida prova alla Maratona di New York (che si è tenuta lo scorso 6 novembre, ndr) come primo italiano al mondo che ha corso una 42,195 km con un cancro in atto, concludendola al 24.179esimo posto (erano oltre 50mila i podisti al via, ndr) con il tempo di 4 ore 27 minuti e 57 secondi. Una prestazione ha superato l’unico precedente accertato che è stato quello di Fred Lebow, cofondatore della maratona di New York, che la corse nel 1992 con un tumore al cervello (gli fu diagnosticato nei primi mesi del 1990) chiudendola in 5 ore e 32 minuti e 34 secondi.

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