Perugia, oltre 5000 persone alla “Star Cup 2015”. Commozione per le testimonianze di malattia, forza e coraggio. Tante storie toccanti fra sport e spiritualità

PERUGIA – Seguita da più di 5mila persone tra ragazzi, ragazze e intere famiglie, la “Star Cup 2015” promossa dalla Pastorale diocesana giovanile in svolgimento presso il “Green Club” in Olmo di Perugia, si è conclusa questa sera con le finali femminili e maschili e a seguire le attesissime premiazioni.
Non sono mancati i momenti, davvero emozionanti, che la 10a edizione di questo importante evento di sport e spiritualità ha donato a giovani ed adulti: dalle coinvolgenti catechesi di suor Roberta Vinerba e di don Alessio Albertini sull’importanza di accettare la propria storia e le difficoltà della vita, al toccante “Talking star”, dedicato alle testimonianze di alcuni ospiti. Storie di malattia, dolore, sofferenze ma anche di voglia di farcela, determinazione, forza, coraggio e felicità vera. Storie che hanno fatto riflettere i giovani giocatori e arricchito tutti i presenti. Storie di chi è riuscito a vincere in modo diverso, proprio come recita lo slogan di questa edizione “Win different”.
“Il cancro è arrivato all’improvviso portando con sé l’idea della morte, della fine – ha raccontato il pallavolista Giacomo Sintini – famiglia, sport e fede mi hanno salvato. Non c’è nulla di male a cadere: bisogna accettarlo, chiedere aiuto ed andare avanti”.
La malattia porta con sé del positivo: “Soffrire mi ha aperto gli occhi: ho imparato tanto e ora cerco di trasmettere speranza ad altri raccontando la mia storia” ha continuato Jack. L’attività sportiva e la preghiera sono un connubio vincente anche per Leonardo Cenci, che con la sua “Avanti tutta onlus” ha portato al Parlamento Europeo la proposta di organizzare le “Onco-olimpiadi” per i malati di tumore: “Sarebbe un messaggio forte, di dignità e non di compassione – ha commentato Leonardo, che ha esortato i ragazzi a pensare alla propria salute – lo sport e un’alimentazione sana sono i migliori alleati contro la malattia”.
L’ex allenatore di calcio di “Serie A” Emiliano Mondonico ha invitato i ragazzi a giocare dando il meglio di loro e si è rivolto agli allenatori presenti dicendo: “Tra voi e la squadra non può mancare sincerità, nonostante discussioni e litigi fuori dal campo passa tutto”.
All’evento è intervenuto anche il presidente nazionale del Centro Sportivo Italiano (CSI) Massimo Achini: “Siete voi i campioni oggi: guardarvi negli occhi è un vero spettacolo – ha commentato rivolgendosi ai ragazzi –; c’è una partita che non potete perdere e che sarete chiamati a giocare solo voi: quella per migliorare il mondo in cui vivete”. Il presidente del CSI ha proseguito invitando i giovani a non rinunciare ai propri sogni e a vivere al meglio un’avventura come la “Star Cup”, il cui ricordo resterà per sempre.
A concludere il “Talking stars” è stata l’attrice de “La grande bellezza” Giovanna Vignola, affetta da acondroplasia, che ha fatto riflettere sul compito delle nuove generazioni: “Siete la società del domani e avrete grandi responsabilità: io vi chiedo di cambiare la cultura del pregiudizio, favorendo l’integrazione delle diversità in ogni ambito della vita”.

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