Perugia, restyling in arrivo per Fontivegge

PERUGIA – Forse questa è la volta buona. La riqualificazione di uno dei quartieri più malfamati di Perugia potrebbe partire a breve. Il tutto comincerebbe con una nuova palestra che prenderà il posto degli spazi già dismessi che appartenevano all’Upim. Fontivegge si avvierebbe così a cambiare fisionomia con l’auspicio di riqualificare l’intere aerea. Tanto per iniziare un nuovo centro fitness sta per sbarcare a piazza del Bacio. Si tratta di un noto marchio tedesco chiamato McFit, leader europeo con 20 anni di esperienza, 240 palestra distribuite in 4 paesi (Germania, Spagna, Austria, Polonia) oltre all’Italia dove ha più di 20 strutture e oltre un milione e due mila abbonati. Una vera community. A Perugia quindi questo cambiamento ormai è già realtà. Dopo l’autorizzazione rilasciata dal Comune, entro il mese di maggio dovrebbero partire i lavori. Ma a differenza di altre palestre, questo centro fitness sembra avere una caratteristica in più. Rilanciare le zone più degradate. L’amministratore delegato di McFit in Italia Samuele Frosio sostiene che “la scelta non è causale. La nostra sfida è quella di lanciare un prodotto innovativo, ma accessibile a tutti, che favorisca l’integrazione in una zona periferica con un tessuto urbano difficile”. Quindi sembrerebbe proprio la struttura giusta nel posto giusto. L’obiettivo della Mcfit è quello di dare l’opportunità a un numero sempre più ampio di persone di avere la possibilità di fare sport. Tra l’altro, l’intera vasta piazza del Bacio, con i suoi duemila metri quadri, è destinato ad assumere una nuova veste. Nel progetto di riqualificazione urbana si prevede, nella parte alta della piazza dove attualmente c’è un prato, la costruzione di una pista di skate, con un sistema di dune in terra rinforzata sulle quali verrebbe integrato questo parco da skateboard. Verranno poi piantati altri alberi per garantire una zona ombreggiata, dove potersi rilassare con l’obiettivo, sostiene il Comune “di realizzare spazi inclusivi e di socialità che portino la comunità a riappropriarsi di un luogo in stato di degrado”. Il costo dell’intervento è di 600mila euro.

 

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