Perugia, il Comune chiederà lo stato di emergenza per il nubifragio

PERUGIA – Il Comune chiederà lo stato di emergenza, dopo il nubifragio di ieri. Da Palazzo dei Priori informano inoltre che il sindaco ha prorogato l’apertura del centro operativo comunale di Protezione Civile che sta provvedendo al monitoraggio delle situazioni di emergenza e sta verificando la funzionalità di alcuni edifici. In poche ore infatti, secondo i dati rilevati dalla stazione meteo di Pianello, in due ore sono caduti 120mm di pioggia, equivalente di quanto in media accade in due mesi circa.

“Il personale degli uffici comunali – continua Palazzo dei Priori – che era già in una situazione di preallerta e pronto a rispondere ad eventuali emergenze, si è immediatamente recato nelle zone più colpite dal maltempo per cercare di circoscrivere, contenere e, laddove possibile, rimuovere le principali criticità causate dalla pioggia. La struttura comunale, in accordo e in collaborazione con Regione, Prefettura, Vigili del fuoco, società di servizi (Agenzia forestale regionale, Umbria Acque, Gesenu), nonché con il contributo dei volontari, è intervenuta per garantire la sicurezza pubblica e per ripristinare il transito lungo le strade in cui si sono manifestati smottamenti e frane (come nel caso di Ponte d’Oddi, Montelaguardia, San Marino e Ponte Felcino), per la rimozione di alberi o rami caduti e per aspirare l’acqua che ha invaso sottopassi e abitazioni. L’attività, coordinata dal sindaco Andrea Romizi, il vicesindaco con delega alla Protezione Civile Urbano Barelli e l’assessore alle Infrastrutture Francesco Calabrese, è proseguita per tutta la notte ed è tutt’ora in corso. Al momento risultano chiuse o parzialmente ostruite: la strada del Bulagaio, la strada tra Ponte Rio e San Marino, alcuni tratti di viabilità minori tra Ripa e Pieve Pagliaccia, la viabilità di accesso a Castel d’Arno e la via di collegamento tra Ponte d’Oddi e San Marco.

Il nubifragio ha colpito anche i politici. Su Facebook il parlamentare grillino Filippo Gallinella ha postato le sue foto mentre è impegnato a liberare la sua casa dal fango. “I vicini dicono che l’onda è stata causata dalla rottura di un argine di un laghetto artificiale qui sopra. Io farà un esposto, non tanto per i danni personali ma perché sulla sicurezza idraulica della città non si scherza”. Intanto però sui social circolano diverse battute che rendono l’idea dell’eccezionalità dell’accaduto. “Una pioggia così non si vedeva dal 1416”, oppure simpatici accostamenti dell’endorsement di Renzi a Romizi con il “diluvio”. Dalle 15 alle 18 un violento nubifragio  ha bloccato la città. Tanto lavoro per i vigili del fuoco con auto travolte dall’acqua, negozi e cantine allagati e piante abbattute. Difficoltà soprattutto a Ponte San Giovanni e Pianello. Una frana ha interessato via del Bugalaio e Ponte d’Oddi, mentre a Villa Pitignano ci sono danni sul tratto stradale. In via Palarmo un albero è caduto senza procurare incidenti. Vigili del Fuoco all’opera a Santa Lucia e Ripa dove si sono allagati diversi scantinati. Nella zona di Sant’Erminio diversi palazzi sono rimasti al buio senza energia elettrica per colpa di un fulmine che si è abbattuto sulla centralina elettrica.

Questa mattina intanto si fa la conta dei danni. Otto le squadre dei vigili del fuoco al lavoro, con una trentina di unità attive sul territorio cittadino. Una decina ancora gli interventi inevasi. Il Comune, dal suo punto di vista, ha attivato il “Centro operativo comunale”.  “Dalla sede di Santa Lucia – dice il Comune – si sta monitorando continuamente la situazione e si è già provveduto ad intervenire con mezzi, operai e pompe idrovore nelle situazioni più critiche. Il servizio proseguirà per tutta la notte laddove necessario. Anche il Sindaco Romizi sta tenendo sotto controllo la situazione di persona direttamente dalla sede del COC. Per segnalare la necessità di interventi sono attivi i numeri 075 5773116 e 075 5773117”.

Nella giornata di ieri è rimasto bloccato per qualche minuto anche il traffico ferroviario, dalle 17.17 alle 17.40. Nel centro storico sarebbero caduti 46 millimetri di pioggia in due ore, con picchi di 246 alle 17. Costretto ad un sopralluogo straordinario anche il sindaco Andrea Romizi che si è recato a Santa Lucia per verificare la situazione.

 

pian-di-massianoIl nubifragio ha fermato anche Perugia 1416. La rievocazione storica che per mesi ha tenuto banco nel dibattito politico si è dovuta arrendere di fronte allo scroscio d’acqua che ha di fatto allagato tutta l’acropoli. I cortei erano partiti dai rispettivi rioni ma tutto si è fermato per colpa del maltempo. Un nubifragio che ha costretto gli organizzatori a sospendere tutto, sfilate e giochi in costume. Tutto rinviato a data da destinarsi.

“Un grazie di cuore a tutti -ha detto il Sindaco Romizi- uffici, protezione civile e volontari. Ma soprattutto ai cittadini che, in tanti, sono rimasti ad aspettare sotto la pioggia che non ha dato tregua. Sono comunque felice -ha proseguito- di come i perugini hanno accolto questo progetto, perché nell’animo evidentemente c’era la voglia di riapproprirsi delle proprie radici, di risentirsi comunità, una comunità unica che comprende tutti i quartieri della città.”

Un ringraziamento particolare lo ha voluto fare alle rievocazioni ospiti e ai Rioni l’assessore alla Cultura Teresa Severini. “Questa avversità ha rinsaldato ancora di più lo spirito di comunità -ha detto- alimentando la voglia di rivincita. Mi congratulo con loro per i bellissimi cortei e le coreografie e per aver voluto portare il loro stendardo sfilando dentro i rioni fino in piazza Italia, dimostrando un senso forte di appartenenza e una volontà di andare fino in fondo. Adesso, tutti attendono la gara finale per aggiudicarsi il Palio.”

maltempo12-giugno-foto-polstrada-12Che la giornata di oggi fosse critica dal punto di vista del maltempo era però una cosa nota. Addirittura la Protezione civile ha emanato un avviso di “condizioni meteo avverse, dal quale si prevedevano da questa mattina, per 12-18 ore, precipitazioni sparse a carattere di rovescio o temporale. I fenomeni saranno accompagnati – diceva il bollettino – da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento”. Quindi criticità regionale “ordinaria” (colore giallo) per rischio idrogeologico su tutti i settori regionali.

 

 

 

 

 

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