Piccolo Carro, la Asl scrive alla Procura: “Attività di tipo sanitario”

PERUGIA – La Asl 1 scrive al Comune di Perugia, al pm Michele Adragna e alla Regione, parlando della cooperativa “Piccolo Carro” e riconoscendo gli interventi “con chiara e prevalente attività di tipo sanitario che veniva svolta”. La missiva è firmata dal direttore sanitario Pasquale PArise e spiega che “Accanto ad una proposta socio educativa, la cooperativa ha una serie di interventi con chiara e prevalente attività di tipo socio sanitario”. Attività per la quale però la cooperativa non avrebbe l’autorizzazione. Da qui l’apertura del fascicolo a carico del presidente e del vicepresidente Cristina Aristei e Pietro Salerno.

La nota è firmata lunedì 14 novembre e spiega come, dopo il sequestro e l’affidamento alla Asl della gestione delle problematiche sanitarie degli ospiti, la Asl ha costituito un gruppo di lavoro formato dagli operatori dei centri di salute mentale per analizzare cartelle e caratteristiche degli ospiti. Nella nota c’è scritto che 10-15 soggetti sui 39 seguiti “da importante trattamento farmacologico e che quasi tutti i soggetti inseriti eseguivano psicoterapia di gruppo e individuale”. Nel valutare le documentazioni con cui il Piccolo Carro chiede il rinnovo dell’esercizio, la Asl parla di “accozzaglia di frasi incomprensibili e contradditorie”.  Il 4 novembre però risulta un’altra lettera della Asl diretta al Comune: “La presenza di personale sanitario all’interno della Cooperativa sociale il Piccolo Carro non implica necessariamente lo svolgimento di attività sanitarie; la cooperativa afferma che tale personale serva proprio ad escludere soggetti con necessità terapeutiche specifiche”.

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