Gubbio, due condanne per la morte di Sara Mariucci

GUBBIO – Due anni e tre mesi di condanna. E’ la decisione della quarta sezione penale della Corte di Cassazione sul caso della morte della piccola Sara Mariucci. Riconosciuta la colpevolezza di Alberto Groccia e Maria Concetta Ferraro, rispettivamente il proprietario del videogioco che fulminò il 5 agosto 2006 la piccola Sara e la proprietaria dello stabilimento balneare Stella Maris di Villapiana in Calabria. La corte non ha accettato i ricorsi dei condannati.  La sentenza è stata letta alla presenza il nonno di Sara e il padre, difesi dall’avvocato Ubaldo Minelli. Sara, per raccogliere un gettone, toccò inavvertitamente un cavo elettrico scoperto e rimase fulminata. Il padre di Sara, nel tentativo di salvarla, rimase anche ferito. I due condannati furono riconosciuti colpevoli sia in primo che in secondo grado. “Finalmente giustizia è stata fatta – commenta l’avvocato”.

Sara riposa nella cappellina costruita accanto alla chiesa di San Martino in Colle. Dalla morte di Sara in poi si sono verificati nove segni che vengono ricondotti alla morte della ragazzina. Il custode della chiesa di San Martino, intanto, è stato incaricato dal vescovo Ceccobelli di raccogliere

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