Processo Quarto Passo, si torna in aula a gennaio. Regione e Comune chiedono 6 milioni di risarcimento

PERUGIA – Si torna in aula il 30 gennaio 2017. E’ stato rinviato il maxiprocesso Quarto Passo, sulla infiltrazioni della ndrangheta in Umbria, con 57 imputati per associazione per delinquere, usura, bancarotta, droga e prostituzione. Il problema è stato un difetto di notifica che ha visto non formalmente informati tutti gli imputati. In questa occasione l’avvocato Nicola Di Mario ha depositato due richieste di costituzione di parte civile, quella della presidente della Regione Catiuscia Marini e quella del sindaco di Perugia, Andrea Romizi.

“Le comunità – si legge – potendo essere associate alla presenza di organizzazioni criminali e al pericolo derivante dai reati commessi subiscono un considerevole danno da risarcire”. Un danno che viene quantificato in tre milioni per la Regione e tre per il Comune. “La presunta attività degli imputati –  si legge ancora – ha compromesso l’ordine pubblico ledendo l’interesse della Regione al contrasto e repressione delle forme più gravi di manifestazione del crimine”.

 

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