Riforme delle Camere di Commercio: restano sia a Terni che a Perugia

TERNI – Il congelamento dal parte del Consiglio di Stato della “riforma delle Camere di Commercio” con la conseguente annessione di quella di Terni a quella di Perugia è una gran bella notizia per quanti, come la UIL di Terni, si battono con determinazione contro il processo di acefalizzazione che, tramite la regionalizzazione di istituzioni e associazioni, sta fortemente penalizzando Terni e il territorio provinciale.

L’abbiamo definita “politica del carciofo”, perché avviene lentamente, una foglia alla volta, ma procede con determinazione ed efficacia ledendo gli interessi politici ed economici del nostro territorio.
C’è ora necessità, partendo dal pronunciamento del Consiglio di Stato, di una forte ed incisiva azione istituzionale e politica che porti ad una modifica della “riforma”. Ci aspettiamo finalmente una forte azione unitaria di tutta la città, delle Istituzioni, dei parlamentari che partendo da una sinergia con le altre città interessate sappia creare le condizioni per bloccare definitivamente il processo di soppressione della Camera di Commercio di Terni.

Da parte sua la UIL di Terni, per sollecitare questo impegno delle istituzioni, chiede una immediata audizione alla competente commissione consiliare del Comune di Terni. Intanto, per metter a punto le ulteriori iniziative da intraprendere il segr. della UIL di Terni Gino Venturi ha incontrato venerdì scorso a Terni,  il responsabile nazionale della UIL FPL per i lavoratori delle Camere di Commercio, Guido Vacca.

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