Saldi in centro a Perugia, l’allarme di “Perugia in Centro”: “I perugini preferiscono i centri commerciali”

PERUGIA – Tutto pronto per l’avvio dei saldi a Perugia, in programma venerdì 5 gennaio. Un appuntamento importante che è l’occasione per tracciare un primo bilancio della stagione invernale con Sergio Mercuri, presidente del consorzio Perugia in Centro, e alcuni commercianti dell’acropoli. “Dal punto di vista turistico – esordisce Mercuri – il periodo di Natale è andato molto bene. Sono arrivati tantissimi visitatori da tutta Italia, e il Centro è stato pieno di gente. Purtroppo questa partecipazione non ha portato automaticamente a un aumento delle vendite per i nostri commercianti, perché i perugini continuano a preferire fare la spesa fuori città. Speriamo, ora, si possa recuperare con i saldi”.

Il perugino-medio, per dirla con il presidente del Consorzio, “si è dimenticato di venire in Centro, e dobbiamo capire perché. Come è possibile che un’area storica così bella, che attira turisti da tutto il mondo, venga in un certo senso snobbata dai suoi abitanti? E tutto ciò nonostante l’offerta commerciale e culturale siano in continua crescita, e si sia tornati a respirare in tutte le vie un’atmosfera tranquilla e piacevole, godibile davvero per tutti”. Un interrogativo, questo, a cui è difficile dare una risposta univoca anche per Antonella Lemmi, dell’omonima camiceria e sartoria in via Marconi e via Masi: “Tutto ciò dipende sicuramente da tanti fattori, alcuni anche difficilmente controllabili”. Da una parte c’è una diffusa “scomodità” percepita per usufruire del centro, che richiede un investimento importante in termini di tempo (per raggiungerlo) e costi (per i parcheggi, che vengono considerati troppo cari da diversi negozianti). “Di sicuro – prosegue Lemmi – c’è bisogno che gli stessi commercianti si attivino. Dove i privati si sono dati da fare in prima persona, le zone si sono ripopolate e rivitalizzate, come in via della Viola o in corso Cavour”. Non può bastare infatti intervenire sulla ZTL, le fa eco Marco Grasselli di Urban Jungle, in via Maestà delle Volte, perché “è necessario un intervento di pianificazione strategica per ripensare il centro da un punto di vista commerciale e culturale”. Tornando alle vendite di Natale, “da parte nostra – prosegue Lemmi – abbiamo pagato un po’ la vicinanza con i saldi, perché in tanti stanno aspettando il 5 per venire a fare acquisti a prezzi più vantaggiosi”.

Sotto le feste, comunque, le vendite hanno in generale tenuto, “anche se abbiamo dovuto fare al solito affidamento sulla corsa all’ultimo minuto – sottolinea Grasselli – perché il grosso degli acquisti viene effettuato negli ultimi 4 giorni prima di Natale. Ora, con l’arrivo dei saldi, dobbiamo sfidare anche la vendita online, che sta diventando sempre più un nostro competitor”. Ma i tanto attesi saldi devono essere interpretati anche come un momento per “coccolare” i clienti, conclude Rita Giombolini di Bottega Verde, in piazza IV Novembre, “perché dopo i regali per tutti hanno finalmente il diritto di pensare un po’ a se stessi. È questa cura, tra l’altro, il valore aggiunto che gli esercizi commerciali di un centro storico come il nostro devono offrire ai propri utenti, per rendere chiara la differenza, sociale e culturale, con un qualsiasi altro centro commerciale”.

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