Sanità, nonostante le smentite tornano i letti in corsia

PERUGIA – I letti in corsia all’ospedale di Perugia sono ormai quasi un oggetto del mistero. La versione della direzione sanitaria, sollecitata dalle accuse del M5S, era stata netta: non è vero, il problema è stato risolto. A smentire la smentita arrivano però le foto che oggi pubblica La Nazione dell’Umbria. Due immagini inequivocabili, con letti e barelle sistemati lungo i corridoi dell’ospedale, “protetti” da un separé, il minimo indispensabile per assicurare quella protezione e quella privacy a chi si trova ricoverato in ospedale per i propri problemi di salute. Foto scattate al Misem (reparto di medicina interna, scienze endocrine e metaboliche) ieri mattina.

Il caso era stato sollevato dal Movimento cinque Stelle con il capogruppo Andrea Liberati che aveva reso noti dei dati, richiesti al direttore generale dell’azienda ospedaliera di Perugia Walter Orlandi. Per Liberati i numeri forniti erano una vera e propria autodenuncia. Avevano sostenuto, riferendo i dati di Orlandi, che nel 2015 per 151 giorni l’ospedale non ha garantito i posti nelle sale, lasciando 14 pazienti in corsia per 2.151 letti aggiunti.

Accusa a cui la direzione sanitaria aveva replicato seccamente, spiegando che il fenomeno era stato annullato grazie all’attivazione dell’Unità di degenza infermieristica e  alla contemporanea riorganizzazione dell’Area Medica con l’istituzione dell’Osservazione Breve Internistica e la trasformazione di 12 posti letto di medicina interna ad alto indice di rotazione. La denuncia dei grillini era stata dunque tacciata di essere “strumentale”. La situazione però torna ad essere documentata dal quotidiano umbro che parla di “sanità malata”.

 

 

 

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