Sbarra e Ricciarelli (Cisl) ai sindaci: “Abbassate le tasse”

di Ulderico Sbarra e Claudio Ricciarelli, Cisl Umbria

Siamo ormai alle battute finali per le scelte di bilancio dei Comuni per l’anno in corso. La Cisl dell’Umbria, forte delle proposte già da tempo avanzate ai Sindaci dell’Umbria e preoccupata per le scelte  che in molti Comuni si vanno assumendo in materia di politiche fiscali, tariffarie e sociali, intende fare un ultimo appello affinché si affermi davvero una politica di profonda innovazione nella impostazione dei bilanci comunali, innovazione imposta anche dal contesto nuovo circa le politiche di finanza locale dei Comuni ma anche dalla necessitò di operare scelte coraggiose di riqualificazione della spesa pubblica improduttiva e di riduzione della pressione fiscale e tariffarie sulle famiglie a partire da quelle a più basso reddito per favorire, anche attraverso queste scelte locali, un processo di crescita economica, di creazione di lavoro e di riduzione delle disuguaglianze sociali.

Per questo la Cisl ripropone con forza l’esigenza di fare scelte coraggiose e condivise su almeno cinque questioni: affermare un principio di progressività nel sistema dell’Irpef comunale a parità di gettito e di adeguare in modo uniforme le fasce di esenzione per tutelare al meglio i redditi medio-bassi (I Comuni umbri hanno un livello di pressione fiscale più alto rispetto alla media del Comuni Italiani),  contenere al minimo l’aliquota relativa alla Tasi sulla prima casa combinata con un sistema di deduzioni per la famiglie più svantaggiate e prevedere un sistema di esenzione dell’Imu sulle seconde case, se queste sono abitate da parenti in linea retta (figli/genitori del proprietario) prevedere un sistema di tariffa sui rifiuti (Tari) che incoraggi e premi davvero la raccolta differenziata e il riutilizzo e colleghi la dinamica tariffaria a quella dell’inflazione, recuperando risorse non dall’aumento delle tariffe ma dall’efficientizzazione del sistema anche con processo di accorpamento delle imprese e/o società partecipate del settore almeno a livello regionale, promuovere un più moderno sistema di servizi sociali a livello locale a partire dal potenziamento dei servizi per l’infanzia e dei servizi rivolti alle famiglie più deboli e agli anziani soli, definire accordi con le Agenzie delle Entrate per promuovere una azione , anche a livello locale, di contrasto all’evasione ed elusione fiscale, non solo per promuovere più legalità e giustizia ma anche per recuperare risorse da parte dei Comuni da destinare alla riduzione della pressione fiscale a l potenziamento dei servizi sociali e ciò andrebbe fatto, per i piccoli comuni, anche attraverso forme di associazionismo.

La Cisl chiede perciò ai sindaci dell’Umbria delle scelte forti e condivise sulle queste questioni affinché anche dalle prossime scelte di bilancio dei Comuni si affermi un segnale di inversione al’insegna della equità fiscale e tariffaria e di una attenzione nuova alle politiche per il lavoro i servizi sociali.

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