Scomparso ex presidente Regione Umbria Francesco Mandarini, il cordoglio delle istituzioni

“Sincero cordoglio da parte mia e di tutta la Giunta regionale per la scomparsa di Francesco Mandarini”. Lo ha detto la Presidente della Regione Umbria Donatella Tesei alla notizia della morte di Mandarini. “Politico e professionista dai numerosi interessi ha sempre messo a disposizione della comunità le proprie conoscenze unite alla sensibilità umana.  Alla famiglia vanno le più sentite condoglianze della comunità regionale di cui è stato Presidente”.

Il Comune di Perugia – Il sindaco Andrea Romizi e l’Amministrazione comunale tutta esprimono vivo cordoglio per la scomparsa di Francesco Mandarini, mancato all’affetto dei suoi cari lo scorso 14 marzo, proprio nel giorno del suo compleanno. Nato a Perugia nel 1942, Mandarini è stato un importante esponente politico del nostro territorio, nonché giornalista e dirigente d’azienda. Personaggio di spicco della politica umbra, ha ricoperto l’incarico di Presidente della Regione dal 1987 al 1992 ed è stato membro, nelle file dell’allora Pci, del consiglio regionale ininterrottamente dal 1970 al 1992. Il sindaco e l’Amministrazione si uniscono al dolore della famiglia per la scomparsa di un uomo delle Istituzioni, profondamente legato alla sua terra ed alla città di Perugia.

 

Cgil – Francesco Mandarini è stato l’emblema della classe operaia perugina. Per questo la sua scomparsa addolora profondamente tutto il mondo del lavoro umbro.
Per anni Francesco è stato il leader carismatico di migliaia di giovani lavoratrici e lavoratori: primo lavoratore eletto alla Perugina in un organo sindacale di base su scheda bianca. Primo operaio a ricoprire ruoli istituzionali di primissimo piano. Il Pci lo scelse a soli 25 anni, portandolo dalla fabbrica, la sua fabbrica, ai vertici delle nascenti istituzioni regionali. A 28 anni Francesco era assessore regionale al Bilancio, il più giovane d’Italia, con Pietro Conti presidente della Regione. Possiamo dire che Mandarini ha letteralmente portato gli operai al governo della nostra Regione, in una delle stagioni di maggiore sviluppo e crescita per l’Umbria.
Serietà, rigore e grande voglia di studiare sono stati i suoi comportamenti distintivi. “Studiate, perché il sapere è la cosa più importante”, ci ripeteva in ogni occasione utile. Non gli piaceva molto parlare in pubblico e aveva una naturale repulsione per i ruffiani.
Nei confronti di quelli più giovani era piuttosto indulgente rispetto al carattere deciso e duro mostrato negli anni di guida politica ed istituzionale. Certo, non sono mancate le critiche, anche nei confronti della sua Cgil, ma non ha mai smesso di sperare e sollecitare i più giovani alla reazione, per l’equità sociale e la dignità personale.
Con la scomparsa di Checco se ne va un pezzo di storia della nostra città e della nostra regione. Checco, l’emblema di una generazione comunista capace di lottare e conquistare, pace, libertà, dignità e grande emancipazione anche economica.

La Fondazione Pietro Conti ricorda Francesco Mandarini – La Fondazione Pietro Conti apprende con profonda tristezza la notizia della morte di Francesco Mandarini e ne ricorda la grande passione politica, nonché la notevole capacità amministrativa. Dopo un primo periodo di lavoro alla Perugina divenne il riconosciuto rappresentante di tante e tanti giovani lavoratrici e lavoratori che lo elessero negli organi sindacali di base. Il P.C.I. ne comprese il grande valore personale e politico, portandolo subito nella prima giunta della nascente Regione e Pietro Conti a soli 28 anni gli affidò la delega al Bilancio. Successivamente divenne segretario della Federazione Perugina del Partico Comunista e poi a coronamento dell’impegno amministrativo Presidente della Regione. La Fondazione Pietro Conti ne ricorda in particolare il grande rigore e l’aver fatto proprio il  motto gramsciano della imprescindibilità dello studio. Non avvezzo ai clamori, non amava parlare in pubblico, preferendo pur con il suo carattere deciso impegnarsi per la crescita dei giovani. Con la scomparsa di Francesco Mandarini viene meno una figura molto significativa della miglior storia di Perugia e dell’Umbria  che non soltanto vorremo ricordare,  ma altresì porre a base del nostro lavoro per una cultura democratica e di sinistra che da lui stesso abbiamo appreso.

Simona Meloni – “Esprimo, a nome mio e del gruppo consiliare del Partito democratico, profondo cordoglio per la scomparsa di Francesco Mandarini, giornalista, dirigente d’azienda e terzo presidente della Regione Umbria, dal 1987 al 1992”. Così la capogruppo del Pd, Simona Meloni. “Francesco Mandarini, che aveva compiuto ieri 80 anni – spiega Meloni – è stato un operaio e poi punto di riferimento della politica. Un grande ascoltatore, che ha saputo imprimere alla nostra regione l’importanza dell’accoglienza e della vicinanza agli ultimi. Ci lascia un protagonista, una colonna portante della comunità della sinistra umbra, che ha dato la vita per le comunità di cui ha fatto parte”.