Sgarbi docente di Storia dell’Arte all’Università per Stranieri

PERUGIA – Vittorio Sgarbi docente di storia dell’arte all’Università per Stranieri di Perugia. E’ lo stesso critico d’arte che annuncia il suo nuovo incarico, che lo vede sempre più vicino all’Umbria. I dettagli li racconta alla Nazione dell’Umbria, spiegando che è stato il rettore Giovanni Paciullo ad intestarsi l’operazione, parlando con il ministro per l’istituzione della cattedra.

“La mia presenza è garantita e piena di buona volontà – dice  sto preparando una grande mostra con le opere dell’Accademia di San Luca di Roma, dopo “Da Giotto a Morandi” e le mostre di Gubbio e Gualdo Tadino. Perugia è una città ricca, intensa, dove le iniziative ci sono. Ci vorrebbe anche una macchina promozionale”. Ma Sgarbi parla anche del suo impegno per il rilancio nel dopo terremoto: “Ne avevo parlato anche con la presidente della Regione, avevamo progettato una serie di spot, realizzati e diffusi solo parzialmente. Peccato, non c’è stata una reazione forte e determinata per far capire che Perugia è il luogo più sicuro d’Italia perché totalmente antisismica. E così la città come Gubbio e Assisi, è stata disertata dal turismo, l’immagine del terremoto ha prevalso su quella della rassicurazione”. Nel doposisma per Sgarbu hanno prevalso forme di “pensiero e potere deboli”: “La basilica di San Benedetto si potrebbe ricostruire in due anni, ci sono i soldi e gli strumenti, che aspettiamo”.

Mentre sulla censura di Facebook per la mostra a Gualdo Tadino: “Li ho ringraziati, un artista spera nella censura che determina attenzione e curiosità. L’avremmo dovuta chiedere noi, l’hanno fatto spontaneamente nella loro idiozia. L’idea che ci fosse qualcosa di pruriginoso e pornografica, che non c’è ha colpito la gente più semplice e incolta. E l’ha convinta a venire alla mostra”.

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