Sicurezza contro il terrorismo, il sottosegretario Bocci: “L’Umbria può dirsi capofila”

PERUGIA – “L’attenzione resta ai livelli massimi perché questi attacchi sono condotti con armi non convenzionali”. E’ il sottosegretario agli Interni Gianpiero Bocci a tracciare la linea dei prossimi giorni, alla luce degli ultimi attentati a Barcellona, in Finlandia e in Germania. Lo fa in un’intervista a tutto campo al Messaggero dell’Umbria. “La prevenzione messa in campo sta dando risultato molto importanti e l’Umbria in questo versante può dirsi capofila”.

Bocci parla del lavoro fatto su Perugia, dove si è invertita la tendenza che l’aveva fatta piazza principale di spazio e specifica quale sia lo strumento principale di prevenzione: i rimpatrio. “Sono iniziative – dice il sottosegretario – molto più efficaci rispetto al carcere. In Umbria questa pratica è consolidata più che altrove”. Insieme alle espulsioni, secondo il sottosegretario, serve il monitoraggio quasi asfissiante delle persone e dei veicoli che si muovo sul territorio, ma anche tutto l’aspetto “sottobraccio”. “Fondamentale – dice – è la collaborazione e la cooperazione tra forze di polizia, intelligence e magistratura”.

E sulla circolare Gabrielli: “Sopralluoghi e verifiche congiunte, aree di prefiltraggio e barriere anti auto sono sicuramente elementi che richiedono uno sforzo maggiore a chi organizza eventi, ma il gioco vale la candela. Anche a garanzia degli stessi organizzatori”.

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