Spoleto, taglio del nastro per il “nuovo” complesso di San Carlo, polo unico dei servizi socio-sanitari

SPOLETO – Taglio del nastro oggi, dopo l’intervento di recupero per il complesso di San Carlo di Spoleto, la struttura che ospita il polo unico dei servizi socio-sanitari per tutto il territorio comunale della città.

Costruito nell’anno Mille, il complesso San Carlo è una struttura architettonica di enorme pregio. Nato come lebbrosario, è divenuto successivamente “hospitium” per malati e poveri, brefotrofio, fino ad essere stato sede di scuola superiore, per poi rimanere inutilizzato per diversi anni.

Qui sono oggi ospitati gli uffici del distretto sanitario, i dipartimenti di igiene pubblica e veterinaria, il Centro di salute mentale, neuropsichiatria infantile, servizio sociale, centro unico di prenotazione, specialistica ambulatoriale e tutti gli altri servizi che fanno capo al distretto della Usl.

Il costo complessivo dell’intervento di recupero del San Carlo è stato di oltre 4 milioni di euro, ai quali si aggiungono i finanziamenti concessi anche dalla Fondazione Cassa di risparmio di Spoleto e dalla Fondazione Micheli.

“Oggi – ha affermato la presidente della Regione Marini – è davvero una giornata di festa perché inauguriamo uno dei centri per la medicina del territorio più belli, moderni ed efficienti. Qui è stato realizzato l’intervento più significativo, in termini di impegno economico, di tutta la legislatura, per ciò che riguarda le strutture del servizio socio-sanitario territoriale”.

“La realizzazione di questo ‘polo’ – ha aggiunto – rappresenta un positivo esempio della collaborazione istituzionale tra Regione, Azienda sanitaria e Comune, tutti impegnati nella valorizzazione di un patrimonio pubblico destinato a svolgere la fondamentale funzione di presidio sanitario dove devono essere garantite tutte quelle prestazioni sanitarie che non siano quelle specifiche di un ospedale che deve essere invece finalizzato alla esclusiva cura delle situazioni acute di malattia. Questa opera inoltre è stata finanziata con risorse pubbliche regionali, frutto delle economie che siamo riusciti a realizzare in questi anni, grazie ad una sana gestione della spesa sanitaria”.

La presidente Marini ha quindi sottolineato come il polo unico San Carlo, per come è stato impostato nella sua funzione di centro unico per la medicina ed i servizi sanitari e sociali territoriali, “rappresenti l’anticipazione di quanto sarà definito nel nuovo Piano regionale socio-sanitario, in adempimento delle linee definite dal Patto per la salute”.

La presidente ha colto l’occasione anche per sottolineare il “significativo impegno” della giunta regionale per il rafforzamento della sanità a Spoleto, con particolare riferimento all’Ospedale cittadino: “Presto – ha detto – partiranno i lavori per una serie di importanti interventi di messa in sicurezza di tutta l’impiantistica del presidio ospedaliero, per l’adeguamento del pronto soccorso, e per la realizzazione di strutture da destinare all’attività libero-professionale in intramoenia”.

Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato anche il sindaco della città, Fabrizio Cardarelli, e il direttore generale della Usl 2, Sandro Fratini. Presenti anche molti altri amministratori locali ed ex sindaci di Spoleto.

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