Svincolo Scopoli, brutte notizie da Roma: non si farà. Mismetti: “Basta scaricabarile”

FOLIGNO – Il Governo considera “un’opera non prioritaria” lo Svincolo di Scopoli, lungo il tracciato della nuova statale 77 Val di Chienti. Una doccia gelata per il Comune di Foligno e gli abitanti della Valle del Menotre, che da tempo si battono per la realizzazione dell’infrastruttura, ritenuta strategica in termini di sicurezza e per evitare l’isolamento di una parte della montagna folignate. A metterlo nero su bianco è stato il   sottosegretario alle infrastrutture e trasporti, Umberto Del Basso De Caro, rispondendo a un’interrogazione dei parlamentari Paolo Vella e Pietro Laffranco (Fi-Pdl). Immediata la reazione del sindaco, Nando Mismetti: “E’ ora di finirla con lo scaricabarile, tra i vari ministeri e altri enti, per la realizzazione dello svincolo di Scopoli: è un’opera che era prevista nell’ambito del nuovo tracciato della 77 e lo svincolo è essenziale per la sicurezza. E’ una vicenda veramente incredibile – prosegue – e rivolgo un invito pressante ai ministri delle infrastrutture e trasporti e all’ambiente e turismo, alla presidente della Regione Umbria e ai vertici dell’Anas e della società Quadrilatero perché è necessario realizzare questo intervento. Non si può prendere in giro la popolazione. Il fatto che lo svincolo sia importante lo dimostra l’emergenza maltempo che si è abbattuta nella zona recentemente. E’ nevicato a tal punto che il nuovo tracciato della 77 è stato chiuso e la viabilità è stata convogliata sulla vecchia arteria”.  Mismetti ha anche ringraziato il parlamentare umbro, Pietro Laffranco, “per l’interesse e l’impegno mostrati”.

Ora l’unica speranza, secondo quanto riferito dal Corriere dell’Umbria che ha riportato la risposta del Governo a Laffranco, è “l’inserimento di nuovi elementi progettuali, tali da poter presentare al ministero dei Beni culturali un nuovo progetto. Definita tale soluzione a seguito dell’approvazione del Cipe per il suo finanziamento, si potrà procedere alla progettazione esecutiva ed all’appalto dei lavori”.

“Dopo anni di vaghe promesse e impegni disattesi – ha detto Laffranco al Corriere – finalmente abbiamo accertato il reale stato delle cose, la verità è che, ad oggi, lo svincolo non si farà, punto e basta. Le colpe non possono non ricadere sul Pd, che governa Foligno, la Provincia di Perugia, la Regione dell’Umbria e il Paese. A farne le spese i cittadini, prima illusi e poi umiliati”.

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