Terni, smaltimento di percolato nella discarica di Valle: indagati sindaco, assessori e tecnici

TERNI – Il sindaco Di Girolamo insieme ad altre 19 persone è indagato nell’ambito di un’inchiesta della procura di Terni sullo smaltimento del percolato nell’ex discarica di Villa Valle. A dare la notizia è lo stesso primo cittadino che in una nota dice che “In un’ottica di massima trasparenza, rendo noto che questa mattina ho ricevuto da parte della Procura della Repubblica di Terni un avviso di conclusione delle indagini preliminari in merito alle procedure amministrative inerenti lo smaltimento del percolato della ex discarica di Valle. Il provvedimento del pubblico ministero – dice Di Girolamo – riguarda i tecnici comunali che hanno avuto un ruolo nelle procedure e gli amministratori comunali che le hanno approvate”. “Colgo l’occasione – prosegue il sindaco – per sottolineare la massima fiducia nell’operato della magistratura così come la mia convinzione di aver agito nel rispetto della legge nell’esigenza di affrontare un’emergenza ambientale complessa e difficilmente gestibile. Affronterò con la massima serenità e responsabilità il percorso legale previsto affinché la correttezza mia e dell’Amministrazione Comunale emerga con chiarezza”.
Complessivamente sono 20 gli indagati. Oltre al sindaco, ci sono Luigi Bencivenga, Libero Paci, Roberto Fabbrini, Sandro Piermatti, Maria Bruna Fabbri, Silvano Ricci, Marco Malatesta, Renato Bartolini, Simone Guerra (assessori della prima giunta Di Girolamo), Stefano Bucari, Emilio Giacchetti, Francesco Andreani, Giorgio Armillei, Carla Riccardi, Cristhia Falchetti Ballerani, Daniela Tedeschi (l’attuale giunta) e tre tecnici comunali: Luciano Sdogati, Maurizio Galli e Marco Fattore.
Gli amministratori sono assistiti dall’avvocato Laura Crescioni. L’inchiesta è coordinata dal procuratore Raffaele Iannella. Nel mirino della procura, in particolare, ci sono i lavori, assegnati nel periodo compreso tra il 2009 e il 2015. Secondo gli inquirenti gli indagati, a diverso titolo, avrebbero preso delle decisioni nell’assegnazione di questi lavori, lavori che sarebbero stati affidati direttamente anziché attraverso gare ad evidenza pubblica.

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