Terni, il Gup Bona Galvagno rimette al presidente del tribunale gli atti sull’indagine relativa alla gara dello smaltimento del percolato

TERNI – Il gup di Terni Federico Bona Galvagno ha rimesso al presidente facente funzioni del tribunale di Terni, Massimo Zanetti, gli atti relativi all’indagine sull’affidamento della gara di smaltimento del percolato prodotto dalla discarica di Valle, per la quale la procura ha chiesto il rinvio a giudizio per il sindaco Leopoldo Di Girolamo e per altre 19 persone tra membri dell’attuale e della precedente giunta e dirigenti di palazzo Spada.

La decisione è arrivata al termine dell’udienza preliminare di oggi, durante la quale i difensori degli imputati hanno sostenuto l’opportunità da parte del giudice di astenersi dal trattare il procedimento. L’istanza è stata presentata in particolare dagli avvocati Attilio Biancifiori e Roberto Spoldi, difensori del sindaco e dell’assessore ai Lavori pubblici Stefano Bucari. Alla richiesta si sono associati gli altri legali. Bona Galvagno, in qualità di gip, ha infatti firmato la misura cautelare con la quale, il 2 maggio scorso, i due amministratori sono stati messi agli arresti domiciliari (misura poi sostituita per il solo assessore con l’interdizione dallo svolgere il suo ruolo) nell’ambito di un’altra inchiesta per presunte irregolarità nell’affidamento di appalti a cooperative cittadine. Tra le motivazioni del provvedimento cautelare, in particolare, il gip aveva fatto riferimento proprio all’indagine sul percolato.

Il gup ha invece escluso l’ipotesi di incompatibilità avanzata dal difensore di un altro degli indagati, l’avvocato Francesca Abbati. Nell’ambito dell’inchiesta Spada, intanto, sia l’avvocato Biancifiori che l’avvocato Spoldi hanno depositato stamani istanza al tribunale del Riesame di Perugia: il primo chiede la revoca degli arresti domiciliari per il sindaco, il secondo quella dell’interdizione dalle funzioni di assessore.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.