Terni, il Pd fa autocritica e si proietta ai prossimi appuntamenti

TERNI – Il Pd non ci sta e, pur facendo autocritica, prende le distanze dal ritratto della città che viene fuori dalle polemiche di fine anno innescate prima dalle dichiarazioni del pm Elisabetta Massini, e poi dall’analisi del sociologo Luca Diotallevi. Polemiche che non potevano non entrare nel dibattito in seno all’assemblea comunale sulla situazione politica locale. “Il potere di un partito – ha detto il segretario comunale Andrea Delli Guanti – è intesa come la capacità, come la forza di guidare una città verso il bene comune e non come lo intende la Massini o Diotallevi che ciclicamente ripropone la teoria del complotto”.

Delli Guanti, dopo aver ricordato come la geografia del consiglio comunale sia cambiata e come siano modificate le dinamiche del dibattito dove gli attuali interlocutori del Pd non sono iscritti nelle liste di partito, ha detto che il “Partito democratico così non ce la fa, non può farcela. Le linee programmatiche che abbiamo dato alla candidatura del sindaco non bastano, non sono più sufficienti perché siamo in una fase così rapida di cambiamenti per cui la realtà è completamente diversa da quella di 6 mesi fa”. Il segretario comunale quindi ha sollecitato un dibattito largo, un nuovo approccio, un nuovo modo di intendere la politica “il tutto calato in una riflessione anche organizzativa”.

In considerazione dello slittamento delle elezioni regionali, per Delli Guanti serve una conferenza organizzativa “in cui si ragioni – ha detto – si discuta liberamente e senza preconcetti, su quali forme”. Delli Guanti ha rivelato di lavorare a una direzione comunale (oggi mancante ndr) di una quarantina di membri di cui facciano parte consiglieri, istituzioni e la stessa segreteria, e ha detto che il 10 gennaio si terrà una nuova assemblea comunale per affrontare la questione dell’ambiente, un tema non più rinviabile. Un tema su cui Fabio Paparelli nel suo intervento non ha mancato di lanciare frecciatine a quella parte dell’opposizione che ne sta facendo un suo cavallo di battaglia (non viene mai nominato ma il riferimento è a Melasecche, capogruppo Udc in consiglio comunale ndr.). “Non possiamo parlare di 3 inceneritori a Terni – ha detto Paparelli – quando uno di questi è stato spento da questa amministrazione già da diversi anni. L’unico attivo è stato autorizzato non da una giunta di centrosinistra”.

Più politico l’intervento di Brega che ha sollecitato il partito a riprendere un percorso avviato con la campagna per le amministrative ma che si è interrotto. “Per troppo tempo abbiamo pensato a fare la guerra tra di noi invece di costruire il Pd – ha detto Brega – e così abbiamo dato spazio a quello che sta succedendo oggi. L’approccio alle scorse elezioni amministrative ci ha visti protagonisti. Con l’ingresso di Cavicchioli e altri amici nel Pd ho pensato che in quel momento iniziava un percorso diverso. La scelta a capogruppo e la giunta stavano in una logica che però non ha avuto seguito. Il percorso si è interrotto lì. Non è un problema delle istituzioni ma del partito”. Critici anche gli altri interventi, tra cui quello del senatore Rossi. L’assemblea si è aggiornata a sabato 10. La discussione, come si diceva, sarà incentrata sull’ambiente prima della seduta del consiglio comunale sul tema fissata per il 21.

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