Terni, il sindaco Di Girolamo risponde alle accuse: “Città sicura, reati in calo”

TERNI – Il sindaco Di Girolamo si sente sotto assedio sul fronte della sicurezza e contrattacca con dati che testimonierebbero la diminuzione dei reati denunciati: un calo del 25 per cento, con punto del 70 per cento per quanto riguarda i furti in abitazione.

“L’iniziativa di una parte dell’opposizione di raccogliere firme su non meglio precisate proposte in tema di sicurezza, è fumosa, demagogica, strumentale, utile solo al tentativo di procurarsi consensi alimentando paure e insicurezze, in una città come Terni dove i problemi non mancano, ma dove il quadro reale sulla sicurezza vede indici ben lontani dalle realtà dove realmente ci sono dinamiche preoccupanti”, spiega il sindaco Leopoldo di Girolamo.

“I dati diffusi dalla Questura a giugno – prosegue il sindaco – indicano diminuzione dei reati denunciati del 25%, con punte, come per i furti in abitazione del 70%.  Parlare di crescita esponenziale dei reati è dunque una menzogna, parlare di città insicura è una strumentalizzazione, oltretutto non si riconosce il lavoro messo in campo dagli organi che principalmente sono deputati alla sicurezza, come le forze dell’ordine. La città ha ben presente che Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, pur in un periodo di ferie, hanno messo in campo azioni importanti di contrasto. La presenza delle pattuglie in città è visibile e costante, così come i controlli. In un’ottica di sistema integrato della sicurezza, la Polizia Municipale ha lavorato con particolare intensità sui controlli degli esercizi pubblici, soprattutto di quelli che sono stati al centro di vicende di ordine pubblico. Il contrasto all’abusivismo, inoltre, è attività costante della Polizia Municipale e dell’ufficio commercio, così come il sanzionamento delle irregolarità, basta far riferimento ai dati diffusi appena due giorni fa dallo stesso Comune, con 31 ritiri di licenze e 7 sanzioni, distinguendo tra chi viola le regole e tra i tantissimi che invece le rispettano. Il tessuto dei pubblici esercizi e del commercio di Terni è una preziosa risorsa per la città, va dunque tutelato dai pochi che violano le regole”.

“Abbiamo uno dei sistemi di videosorveglianza  – prosegue Di Girolamo – più estesi e tecnologicamente avanzati, con 38 telecamere, di cui 4 di recente attivazione nelle zone di Palazzo Gazzoli, Piazza Frankl e l’Obelisco. Siamo pronti a lavorare sulle verifiche delle residenze, sulla condivisione dei dati, compresi quelli che riguardano fisco e tributi. Il nostro apporto al rinnovato Patto sulla sicurezza sarà concreto, utilizzando anche gli strumenti messi a disposizione dalla nuova normativa Minniti, sempre e comunque in un’ottica di sistema integrato e condiviso. Nessuno nega episodi gravi che si sono verificati negli scorsi anni, che hanno colpito duramente la sensibilità di tutta la città, ma si tratta di episodi fortunatamente isolati. In queste ultime settimane, a fronte di una oggettiva intensificazione della presenza dello Stato in città sul fronte della sicurezza, assistiamo alla diffusione di informazioni che non trovano alcun riscontro nelle realtà e nei soggetti deputati al controllo del territorio. La pluralità del dibattitto politico è vitale, ma non può destare preoccupazione l’esasperazione dei toni e la rincorsa al rilancio su temi di grande sensibilità collettiva. Il gioco allo sfascio, che punta a dipingere Terni come città allo sbando e quindi bisognosa di un cambio di guida, non può mettere a repentaglio la saldezza e la coesione sociale della nostra comunità”.

Tutto va bene dunque, secondo il sindaco Di Girolamo che respinge l’attacco sferrato dal Movimento cinque stelle. Respinge le accuse sull’insicurezza della città, portando dati senza ricordare comunque gli episodi di risse e criticità dell’ultimo periodo.

“Siamo basiti di fronte all’aggressività manifestata dal sindaco – rincara la dose Thomas De Luca (M5S) –  Quando per la prima volta a Terni si promuove qualcosa di pragmaticamente concreto per affrontare il problema sicurezza, sostenendo il potenziamento degli organi e delle istituzioni, preposti al controllo del territorio Di Girolamo perde le staffe. La concretezza fa paura”.

“Il Sindaco dimostra di essere totalmente scollato dalla realtà e questo è molto pericoloso. La sordità nei confronti dei bisogni e delle richieste della cittadinanza, l’impassibilità di fronte alle difficoltà e alla carenza di risorse con cui si trovano a lavorare le forze dell’ordine è inaccettabile. Mentre qualcuno continua a caldeggiare soluzioni fai da te e ad accarezzare la paura per allevare nuovi giustizieri della notte vorremmo ricordare al signor sindaco che gli unici soggetti deputati all’esercizio della forza e al mantenimento dell’ordine pubblico sono le forze di polizia. L’assenza di governance, il negazionismo e l’improvvisazione sono benzina sul fuoco che realmente mina la coesione della comunità. Invece di contrastare il libero esercizio democratico dei cittadini dovrebbe pensare a fare il proprio dovere anche avvalendosi dei nuovi strumenti legislativi introdotti quest’anno, strumenti che fino ad ora sono stati utilizzati solo per criminalizzare la movida e i locali notturni”. “Ancor più pericolosa è l’arroganza con cui l’amministrazione declassa e anzi minimizza gli effetti di fenomeni che hanno cause e radici ben diverse. I tagli nei servizi sociali, l’azzeramento delle politiche giovanili, l’annullamento della cultura stanno devastando il tessuto sociale. Oggi vediamo i primi effetti di una desertificazione che potrebbe avere conseguenze devastanti sulla comunità intera ma soprattutto sulle reali possibilità di scelta e di crescita individuale dei giovani”.

 

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