Terni, infiltrazioni mafiose, il procuratore capo Martellino: “Non risultano evidenze di questo tipo”

TERNI – “Non risultano in Procura reati associativi di tipo mafioso”. Lo ha detto il procuratore capo, Cesare Martellino, durante la riunione di fine anno del Comitato provinciale dell’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto questa mattina in Prefettura.

Nel corso della riunione, in cui è stato tracciato un bilancio del 2014, è stata fatta una riflessione anche sulle inchieste che hanno riguardato Roma e Perugia in relazione al rischio di possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nel ternano.

Le valutazioni espressi sono state convergenti nel ritenere che non ci siano in atto evidenza di un radicamento della criminalità organizzata in questa provincia, così come ribadito nei giorni scorsi dal viceministro all’Interno Filippo Bubbico secondo cui a Terni “non sono stati rilevati, al momento fenomeni delittuosi ascrivibili a sodalizi di tipo mafioso o, comunque, ad associazioni criminali che abbiano il controllo delle attività illecite poste in essere nel territorio”.

A tal riguardo il procuratore Martellino ha precisato che “non risultano in Procura evidenze di questo tipo o reati associativi di tipo mafioso; l’attenzione resta comunque altissima al punto da avviare accertamenti preventivi quando ancora non si prefigurano ipotesi di reato, spesso sulla base di semplici notizie di stampa, come sta accadendo in questi giorni”.

Affermazioni che gettano acqua sul fuoco delle polemiche dei giorni scorsi.

Il Comitato ha convenuto sulla necessità di mantenere sempre alto e vigile l’interesse su eventuali segni o tentativi di penetrazione mafiosa, monitorando con particolare cura i cosiddetti “reati-spia” e sviluppando ogni opportuna attività di prevenzione.

Sul fronte dei numeri, i responsabili delle forze di polizia hanno illustrato i dati statistici relativi ai delitti consumati in città e in provincia nel corso del 2014, dati provvisori che, sebbene suscettibili di qualche variazione, indicano un trend positivo, con una diminuzione complessiva dei reati, soprattutto di quelli predatori che destano maggiore allarme nella popolazione.

A tal proposito il sindaco Leopoldo Di Girolamo ha espresso “apprezzamento per l’ottimo lavoro svolto nella gestione dell’ordine pubblico, soprattutto in un momento storico come quello che stiamo vivendo, caratterizzato da gravi difficoltà economiche e preoccupanti tensioni sociali. Quello che si è messo in moto a Terni – ha sottolineato – è un meccanismo virtuoso che, grazie all’impegno sinergico di tutte le istituzioni ed al fondamentale contributo della cittadinanza, sta producendo risultati importanti. Comune e Provincia continueranno a fare la propria parte e ad offrire sempre la massima collaborazione, anche nel settore dei reati contro la pubblica amministrazione”.

Il prefetto Gianfelice Bellesini in conclusione ha detto che “è stato un 2014 difficile, che ha visto però istituzioni, forze di polizia, enti locali, società civile, compatte nel difendere la serenità di Terni e la sicurezza dei suoi cittadini. Ripartiremo dai risultati ottenuti per mettere in campo sempre nuove e più incisive azioni a garanzia dell’integrità di questo territorio rispetto alle multiformi minacce ed illegalità che possono pregiudicarne lo sviluppo economico e sociale”.

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