Terni: mega truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale. Nove persone denunciate dalle Fiamme Gialle

TERNI – Maxi truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale. Sono in tutto nove le persone denunciate dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Terni.

Secondo la Procura avrebbero, in concorso tra loro, posto in essere una truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale con riguardo alla fornitura di bombole di ossigeno terapeutico destinato a pazienti privati della città e della provincia.

Nel dettaglio, l’attività delle Fiamme Gialle ternane, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha permesso di accertare che, attraverso la creazione di documenti attestanti il falso, venivano di volta in volta consegnati a domicilio recipienti di ossigeno liquido con all’interno quantitativi di prodotto inferiori a quelli formalmente dichiarati.

Tale sistema truffaldino consentiva alle società implicate (una lombarda ed una ternana) di addebitare illecitamente al Servizio Sanitario Nazionale forniture, in realtà mai avvenute, per complessivi 11mila metri cubi di ossigeno per fini terapeutici.

Al riguardo, particolarmente complessi sono risultati gli accertamenti esperiti dai militari operanti che, in maniera certosina, hanno analizzato i dati riportati nelle fatture e nei documenti di trasporto, artatamente falsificati, per poi confrontarli con la reale capacità delle bombole, ognuna identificata con apposita matricola.

A conclusione delle indagini, sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Terni nove soggetti, tutti a vario titolo riconducibili alle due società coinvolte, in quanto responsabili dei reati di “Truffa” ai danni di un Ente pubblico e “Frode nelle pubbliche forniture”.

Il danno cagionato al Servizio Sanitario Nazionale e, in particolar modo, agli ignari pazienti appare ancor più grave e riprovevole in considerazione del precario stato di salute di quest’ultimi. L’operazione di servizio posta in essere sottolinea, ancora una volta, l’importante ruolo svolto dalla Guardia di Finanza a tutela degli interessi economico-finanziari dello Stato e – al tempo stesso – della collettività, in questo caso individuata, peraltro, in persone bisognose di cure.

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