Terni, va ad asparagi e trova arnesi da scasso tra i cespugli. Possibile collegamento con la spaccata all’Unicredit

TERNI – E’ andato ad asparagi in un campo a nord della città e tra i cespugli ha trovato: una moto-troncatrice, scalpelli, picconi e mazze. Il ternano ha quindi subito chiamato il 113. La Squadra Volante ha recuperato e posto sotto sequestro gli arnesi da scasso che, non è da escludere, possano ricollegarsi alla spaccata all’Unicredit di Borgo Rivo del 26 febbraio, il furto del bancomat su cui la Polizia di Stato sta indagando per identificare i complici del cittadino rumeno arrestato.

La storia del furto andato male è ancora al vaglio della Polizia. I malviventi avevano effettuato il colpo alle 02.30 di notte nella filiale Unicredit di Borgo Rivo. A lanciare l’allarme era stato un residente del quartiere che aveva sentito un forse boato.

Quando la Squadra Volante, diretta dal vice questore aggiunto Giuseppe Taschetti, arrivò sul posto vide due persone con il volto travisato su un carroattrezzi. I due avevano già caricato un bancomat sul cassone. Alla vista degli agenti i ladri sono subito scappati. Sfortunatamente uno di loro è stato raggiunto e bloccato dalla Polizia, l’altro è riuscito a darsela a gambe. Il rumeno bloccato ha 22 anni è pluripregiudicato, ed è stato trovato senza documenti.

I malviventi (si presume ci sia anche un terzo complice) avevano prima rubato il carroattrezzi a Sangemini, poi, a retromarcia avevano sfondato la vetrina della banca, fatto saltare in aria il muro e, con un argano, estratto il bancomat, caricandolo sul veicolo.

Il cittadino rumeno si trova ora nelle celle di sicurezza della Questura a disposizione del Pubblico Ministero Tullio Cicoria, con l’accusa di furto pluriaggravato (rilevante entità del danno cagionato, oggetti esposti alla pubblica fede, violenza sulle cose, più autori travisati), mentre sono in corso riservate indagini per l’individuazione dei suoi complici.

Sono stati infatti raccolti interessanti elementi e, visto  il modus operandi, non è da escludere che queste persone si siano rese responsabili di colpi analoghi in altre parti d’Italia.

Il bancomat, con tutto il suo contenuto di circa 90.000 euro, è stato riconsegnato alla banca; restituito anche il carro-attrezzi al proprietario.

Gli arnesi recuperati2

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