Terni, vendita Asm: molti maldipancia. Sindacati contrari, maggioranza spaccata. Bilancio caos

TERNI – Non sarà per niente facile arrivare alla stretta finale. Si prospetta un epilogo pieno di incognite e sorprese quando si tratterà di passare al voto definitivo sul bilancio di previsione 2016. Il Sindaco Leopoldo Di Girolamo e l’assessore al bilancio Vittorio Piacenti d’Ubaldo dovranno fare i conti con i tanti maldipancia della maggioranza e gli attacchi dell’opposizione. Un bilancio definito dalla stessa giunta “lacrime e sangue”, che non piace a molti. Per i più ottimisti da rivedere, per i pessimisti addirittura indigeribile. Complicato lo definisce il democratico Sandro Piccinini mentre per il renziano Valdimiro Orsini (uomo vicino al segretario regionale Leonelli) “così com’è non va proprio bene”.

Il Sindaco Di Girolamo pensava di far quadrare i conti mettendo sul mercato l’Asm, l’azienda più corposa di proprietà pubblica. Ma proprio su questo punto si è aperta una vera guerra all’interno della stessa maggioranza e del Pd ternano. Una larga fetta di democratici è contraria alla vendita, altri ritengono che nelle condizioni di oggi significherebbe svendere e regalare a privati l’Asm. Per non parlare dei Sindacati che sono già sul piede di guerra.

Altra grana è rappresentata dalla presenza di tanti crediti che il Comune di Terni non riesce ad incassare. Crediti che tra poco tempo potrebbero correre il rischio di non essere più esigibili. L’esempio che viene fatto è quello delle multe: 24 milioni di euro a residuo addirittura dal 2010 con il Comune che ne ha riscosso solo il 3%. Tutto questo si inserisce, sempre di più, dentro un quadro politico assai debole con tante divisioni all’interno dei democratici ternani.

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