Norcia, ecco il nuovo reparto di Radiologia. Barberini: “Primo passo verso riorganizzazione sanità dopo sisma, grande orgoglio”
NORCIA – “Norcia e la Valnerina sono le prime realtà colpite dal terremoto, nell’area del centro Italia, a disporre di un modulo di Radiologia in grado di fornire tutte le attività di diagnostica per immagini, inclusa la Tac e ciò è motivo di grande orgoglio per l’Umbria”: lo ha detto l’assessore regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare dell’Umbria, Luca Barberini, intervenendo oggi pomeriggio all’inaugurazione del nuovo modulo di Radiologia dell’ospedale di Norcia, realizzato grazie alla collaborazione tra la Usl Umbria 2 e il gruppo farmaceutico Roche, con il contributo di BDA Solution srl di Campagnalupina.
“Questo – ha sottolineato – è un primo passo per la riorganizzazione dei servizi sanitari a Norcia, che verrà definita prima dell’autunno per assicurare servizi sociosanitari di qualità su questo territorio. Lavoreremo anche per la realizzazione di un intervento di sistemazione del presidio ospedaliero e di una pista di elisoccorso attrezzata anche per il volo notturno”.
“Subito dopo il sisma – ha evidenziato Barberini – abbiamo continuato a garantire tutti i servizi sanitari e sociali essenziali, assicurando non solo la gestione dell’emergenza ma anche prestazioni di qualità e di prossimità, per dare un segnale di normalità alla popolazione. Oggi, con questo nuovo modulo sanitario avanzato, facciamo un ulteriore passo in avanti, dando risposte più efficaci ai bisogni di salute dei cittadini di tutta la Valnerina”.
Il modulo inaugurato oggi si trova proprio accanto all’ospedale di Norcia e consentirà di erogare circa 8mila prestazioni radiografiche l’anno. Dispone di diverse apparecchiature recuperate dalla struttura inagibile e trasferite nel nuovo modulo prefabbricato, come un tomografo assiale computerizzato, un ortopantomografo, un tavolo radiologico telecomandato, un teleradiografo per esami della colonna in toto sotto carico. Una dotazione particolarmente importante, soprattutto se si considera che nessuno dei centri colpiti dal sisma nell’area del Sibillini è dotato di Tac.
“La nuova struttura di Radiologia – ha sottolineato l’assessore – rappresenta un risultato importante, raggiunto grazie a un proficuo lavoro di squadra che ha coinvolto la Regione, la Usl Umbria 2, la Protezione civile e partner privati. Ringrazio quanti hanno contribuito a realizzarla, in modo particolare la Roche che ha saputo creare questa opportunità”.
Barberini ha anche colto l’occasione per lanciare un messaggio sul tema della ricostruzione post terremoto, affermando che “sarebbe opportuno riportare i livelli decisionali sui territori, che sono più vicini ai problemi concreti delle comunità e quindi in grado di dare risposte più efficaci e tempestive, tenendo presente il modello umbro della ricostruzione post sisma del ’97 che ha ben funzionato, assicurando un recupero veloce e trasparente”.