Terremoto, Alemanno trasforma le macerie in souvenir

NORCIA – Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, vieta i selfie sulle macerie del terremoto. Nicola Alemanno, sindaco di Norcia, trasforma le macerie del terremoto in souvenir, anzi in un ‘ricordino’ per celebrare l’anniversario del sisma di magnitudo 6.5 che il 30 ottobre 2016 ha devastato anche la sua città.

Vi doniamo – si legge nel cartiglio allegato al ‘ricordino’ – una piccola pietra, una piccola ‘maceria’, a ricordo delle nostre case, chiese, circoli, negozi. Tutte le nostre pietre rimarranno sempre il simbolo della nostra identità e della nostra storia: hanno formato le nostre case e ci hanno accolto e protetto per tanti anni. Ora dobbiamo e vogliamo andare avanti, con nuove idee, con nuovi progetti e nuovi materiali, più sicuri e altrettanto belli.

Sarebbe bello che ognuno di noi, nelle nuove e sicure case che avremo, custodisse una piccola pietra che ci ricordi sempre quello che è stato e quello che siamo: questa è la memoria, che rimarrà sempre viva.

La ricostruzione sarà la nostra nuova storia”.

Il popolo del web sembra non aver apprezzato questa idea che, a distanza di un anno, fa emergere in maniera stridente il contrasto con la realtà di chi, ancora, il terremoto, purtroppo, lo vive sulla propria pelle, tra mille disagi, sofferenza e quotidiana perdita di fiducia verso il modo in cui le istituzioni continuano ad affrontare il post-terremoto.

Ritardi nella consegna delle casette, tonnellate di macerie da rimuovere, una ricostruzione che stenta a decollare e troppe persone ancora assistite tra alberghi e container collettivi.

Un ‘ricordino’ – definito nel sito istituzionale del comune come ‘piccola composizione con sasso a memoria del sisma, ma proiettato verso la ricostruzione’ – che sulla rete appare ai più un gesto grottesco, di pessimo gusto e fuori luogo. Più di uno, poi, si chiede quanto sia costato questo ‘gadget’ che contiene il logo del comune di Norcia e della Regione Umbria e se non fosse stato più opportuno ricordare in maniera più sommessa, rispettosa e sobria la tragedia che un anno fa ha colpito Norcia e il Centro Italia.

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