Terremoto, la Corte Costituzionale boccia le norme della Regione sulla semplificazione antisismica. Bartolini: “Serve revisione normativa”

PERUGIA – La Consulta salva gran parte del Testo unico sull’urbanistica, che il Governo aveva impugnato, ma boccia la parte relativa alla semplificazione antisismica, rischiando di causare qualche problematica nell’ambito della ricostruzione. Un problema di non poco conto considerando il periodo delicato in cui ci si trova.

L’assessore Antonio Bartolini vede il bicchiere mezzo pieno e annuncia che la Regione continuerà la sua interlocuzione col Governo. “Siamo soddisfatti del pronunciamento della Corte Costituzionale che ha sostanzialmente confermato il Testo unico sull’urbanistica ed il governo del Territorio che la Regione Umbria aveva approvato e che era stato oggetto di ricorso da parte del Governo”, dice Bartolini che aggiunge:  “Il Governo aveva contestato oltre quaranta disposizioni contenute nella legge – ha aggiunto l’assessore -. Invece, come avevamo previsto, la Corte ha ritenuto incostituzionali soltanto alcune norme in materia sismica: quelle che semplificano l’autorizzazione sismica e quella per cui non può essere il comune ma deve essere la regione a rilasciare il parere sismico sui piani regolatori generali. Questi rilievi sono però di grande impatto sul processo di semplificazione che avevamo messo in piedi e che tra l’altro aveva dato di funzionare benissimo già in occasione dei precedenti terremoti. Con questa norma infatti avevamo previsto soluzioni diversificate ai regimi per le costruzioni in zona sismica in base alla effettiva complessità degli interventi, riservando il regime autorizzatorio agli interventi più rilevanti”.

“Ora – ha sottolineato Bartolini – la disciplina tornerà ad essere quella statale, prevista da un decreto del 2001 per il quale è il caso di segnalare che è appena stato avviato un processo di revisione, apertamente orientato a riprendere le semplificazioni ora dichiarate illegittime, che erano state introdotte dalla Regione Umbria e da altre Regioni. E’ evidente dunque che continueremo a discutere su questo punto in particolare. Sia sul tavolo nazionale per chiedere una apposita revisione legislativa, sia sul tavolo dell’autonomia previsto dall’art.116 della Costituzione che si dovrà costituire tra Regioni e Governo in cui chiederemo maggiori poteri sia in materia sismica che di protezione civile, proprio giungere all’applicazione del modello umbro che ha funzionato bene. Siamo tra l’altro all’avvio di un grande processo di ricostruzione dei centri colpiti dagli eventi sismici del 2016 e una normativa che semplifichi l’iter burocratico è essenziale per velocizzare, sia pure nella massima sicurezza, i lavori. Ecco perché torneremo alla carica con il Governo, con il Parlamento, con il Commissario straordinario per la ricostruzione – ha concluso l’assessore Bartolini e già nella seduta di Giunta in programma per la prossima settimana, insieme ai colleghi Cecchini e Chianella, porterò in discussione una delibera su art. 251 Testo unico sul governo del territorio che porteremo nella cabina di regia istituita per affrontare la revisione delle norme”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.