Terremoto, scontro in consiglio tra Liberati e la presidente Marini

PERUGIA – Duro botta e risposta tra la presidente Catiuscia Marini e il consigliere regionale M5S Andrea Liberati sul fronte delle casette. Secondo gli esponenti pentastellati “è falso che le circa 100 casette post sisma 24 agosto saranno disponibili entro febbraio, e non lo saranno nemmeno nei ‘sette mesi’ allora indicati dal commissario Errani come termine massimo di consegna”. Liberati e Carbonari hanno chiesto anche di sapere “cosa osti anche alla doverosa erogazione del Cas (Contributo autonoma sistemazione), finora largamente non assegnato o assegnato solo in minima parte per i mesi di
settembre e ottobre”.

Ha usato toni duri, la presidente della giunta regionale, Catiuscia Marini, nel rispondere nel question time in consiglio all’interrogazione di Andrea Liberati, capogruppo Cinquestelle, sulla “cattiva gestione” riguardante le soluzioni abitative (dal contributo per l’autonoma sistemazione alle casette) per gli sfollati del terremoto. “A Liberati – ha esordito Marini – mancano le informazioni. I cittadini terremotati ricevono il contributo Cas per l’autonoma sistemazione su loro richiesta in base agli elenchi dei Comuni, che hanno già le necessarie risorse per farlo. La Regione sta in questa fase supportando il Comune di Norcia per le pratiche di erogazione. I singoli Comuni erogano il Cas mese per mese dopo le verifiche sui requisiti necessari per ottenerlo”. Per quanto riguarda le sistemazioni alternative degli sfollati, “mi auguro – ha detto la presidente della giunta – che non ci sia insieme il Cas e le soluzioni autonome che non hanno i requisiti di abitabilità. Le verifiche le faranno i Comuni”. Per quanto riguarda le casette, Marini ha tenuto ha ribadire che “è il Comune ad individuare numero, luoghi ed aree di urbanizzazione. Fatto ciò, la Regione provvede all’urbanizzazione dopo la gara. La stessa Regione, per approntare questa soluzione ha presentato due piani, uno per il dopo sisma del 24 agosto e uno per il dopo sisma del 30 ottobre. I Comuni hanno definito le aree tra dicembre e gennaio, poi servono sette mesi per l’urbanizzazione e la realizzazione delle casette”.

“Dopo il 24 agosto – ha sottolineato la presidente – le casette che servivano erano 99: sono tutte in fase di consegna. Sono 18 quelle già abitate dagli sfollati, ma quelle finite e pronte dopo gli allacci delle utenze sono 38. Entro marzo prossimo saranno terminate tutte le 99 richieste. Dopo la scossa del 30 ottobre, ne servono a Norcia 750, a Cascia 150 e a Preci 60: queste ultime due hanno ordinato il loro intero fabbisogno, e le casette sono in fase di installazione. A Norcia ne sono state ordinate 560, pronte entro maggio. Le casette realizzate dalla Regione sono state consegnate in cinque mesi”. “Quello che va chiarito una volta per tutte – ha concluso Marini – è che la gara per la fornitura delle casette è di Protezione civile nazionale e presidenza del Consiglio dei ministri, e questa gara in particolare è del 2014”. Marini ha concluso con una sollecitazione a Liberati ad evitare polemiche su questa materia.
“Ci sono lentezze e la burocrazia impera, la presidente prenda posizione in modo forte a Roma. Scriverò comunque all’Autorità nazionale anticorruzione sulla questione del Cns, il soggetto chiamato a realizzare le casette”, ha replicato Liberati.

 

 

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