Tubificio di Terni, la messa prenatalizia del Vescovo Piemontese

TERNI – Messa solenne del Vescovo della Diocesi di Terni, Narni ed Amelia, Mons. Giuseppe Piemontese al Tubificio di Terni per i lavoratori e familiari della Acciai Speciali Terni. Un momento di condivisione, per ricordare anche il lavoro svolto dai “figli del falegname”.Con questa metafora Mons. Piemontese, è entrato nell’Accieria.

Il Natale alle acciaierie significa confrontarsi con “il figlio del falegname” che nell’adeguarsi alla volontà di Dio, che è al centro della sua esistenza, ha nobilitato, santificato e riaffermato la dignità di ogni uomo, in specie dell’uomo, che lavora, che ama, che prega, che si eleva, che collabora al benessere della comunità civile, si fa compagno di strada dei simili, che incontra nel cammino sulla terra.

Lucia Morselli

Negli ultimi giorni Papa Francesco è tornato ripetutamente su alcuni temi, legati senso del Natale, all’anno della misericordia e in particolare legati al mondo del lavoro, che sono stati affermati fino alla morte dall’uomo Gesù. Ha più volte  ribadite il binomio lavoro e dignità umana: “la qualità del lavoro «libero, creativo, partecipativo e solidale» esprima e faccia crescere sempre la dignità della stessa vita umana” (cfr Esort. ap. Evangelii gaudium, 192).

Tubificio Messa

Nella realtà dei nostri giorni, fatta di crisi generalizzata dal punto di vista economico, sociale e dei valori, grande è la sofferenza di tante persone e delle loro famiglie, che ancora non vedono spiragli di ripresa e l’avvio della soluzione a problemi esistenziali.

In questo contesto delle Acciaierie e in questa giornata natalizia vogliamo ringraziare il Signore per il percorso che questa azienda ha avviato e compiuto nell’ultimo anno, dando sostegno, lavoro e fiducia a tante persone. Vogliamo esprimere nella preghiera la nostra gratitudine a tutti coloro che sono artefici  e protagonisti di questo progetto di ripresa: imprenditori, direzione, funzionari, maestranze, sindacati, operatori e collaboratori vari. E vogliamo cogliere il lieto annuncio , che a partire dal dono che Gesù è venuto a portare, facendo degli uomini un’unica famiglia di Dio, cresca la speranza, la solidarietà, il benessere condiviso da tutti,  in questa azienda, nella nostra città e nel mondo intero.

Piemontese

In questo Natale dell’Anno Santo della misericordia lasciamoci affascinare dall’amore misericordioso che Dio Padre vuole donare a ciascuno, anche se appesantito da una vita di egoismo e di peccato.

Vorrei chiudere per me e per voi con le parole di Papa Francesco all’apertura della porta santa della mensa dei poveri a Roma: «Se tu vuoi trovare Dio, devi cercarlo nell’ umiltà, cercarlo nella povertà, cercarlo dove lui è nascosto: nei bisognosi, nei malati, negli affamati, nei carcerati».

«Che cosa ci chiederà Dio per aprirci la porta del cielo?» si è chiesto Papa Francesco. «Ero affamato, e mi hai dato da mangiare, ero assetato e mi hai dato da bere, ero senza tetto e mi hai dato una casa, ero ammalato e sei venuto a visitarmi, ero in carcere e sei venuto a trovarmi».

AST

Potremmo aggiungere: ero disoccupato e mi hai assunto con giustizia e dignità; ero triste e solo e mia hai ridato speranza. Sostiamo davanti al presepe, contempliamo  Gesù, Maria e Giuseppe e impariamo la via della giustizia e della pace”.

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