Umbertide, Locchi sotto assedio pronto alla class action

UMBERTIDE – La situazione politica di Umbertide peggiora e il rischio è che, dal piano politico, si passi alle carte bollate. La possibilità l’ha paventata l’ormai ex sindaco Marco Locchi che, in una conferenza stampa nel suo ufficio, ha detto senza mezzi termini di essere pronto ad una class action se i progetti in campo per la città dovessero essere bloccati dal commissariamento.

Locchi, come un reduce assediato, va all’attacco e ricostruisce le ore immediatamente precedenti al commissariamento e rigetta qualsiasi responsabilità a suo carico.

Ma iintanto, sul commissariamento, interviene anche la Cgil. “Quali sono le motivazioni che hanno portato allo scioglimento del consiglio comunale di Umbertide e quindi al commissariamento di un comune così importante per l’Umbria?”. A chiederlo sono i segretari generali della Cgil dell’Umbria e di Perugia, Vincenzo Sgalla e Filippo Ciavaglia, che esprimono preoccupazione per le conseguenze negative che questa crisi politica porterà inevitabilmente alle cittadine e i cittadini di Umbertide. “Siamo in una fase economica e sociale nella quale l’ordinaria amministrazione non è sufficiente se si vuole tentare di uscire realmente da una crisi ormai decennale nella quale il nostro territorio ha fatto enormi passi indietro – dichiarano i due sindacalisti – per questo chiediamo di comprendere, nell’interesse di chi rappresentiamo, lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati, cosa sia successo per giustificare un’iniziativa del genere. Perché è chiaro – concludono Sgalla e Ciavaglia – che se lo scioglimento dovesse derivare da diatribe politiche, slegate dai problemi reali delle persone, saremmo di fronte ad un fatto di estrema gravità”.

 

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