Umbria Jazz Winter, ruggine tra Pagnotta e i vertici di TeMa: “Io non vengo qui a fare l’impiegato di nessuno”
«Le dichiarazioni rese da Carlo Pagnotta nella conferenza stampa che ha tenuto oggi a Orvieto rispecchiano considerazioni personali, come del resto premesso dallo stesso Pagnotta. Certamente è intenzione di tutti stabilire le migliori condizioni per continuare la più che positiva esperienza di Umbria Jazz Winter, come è interesse della comunità orvietana e più in generale dell’Umbria. Questo è l’obiettivo cui tutti sono chiamati, ciascuno per quanto di propria competenza. In questa direzione andrà l’impegno del Cda di Umbria Jazz, che non si nasconde i problemi ma che ha ben chiari il successo e le opportunità della manifestazione». Questo è quanto ha precisato il cda di Umbria Jazz, ieri pomeriggio dopo la conferenza stampa mattutina.
L’edizione 24 di Umbria Jazz Winter a Orvieto quest’anno si farà come sempre, ma i rapporti tra il direttore artistico, Carlo Pagnotta, e i vertici dell’Associazione TeMa, la partecipata del Comune, che collabora con lo staff di Umbria Jazz, non sono più quelli di una volta. Manca collaborazione tra i due. Pagnotta durante la conferenza stampa di ieri al Malandrino di Orvieto ha parlato per oltre un’ora. Ha tirato fuori carte, documenti e articoli di giornale e poi ha detto: «Io non vengo qui a fare l’impiegato di nessuno, e non permetto a nessuno di dire come dobbiamo fare le cose che sappiamo fare. Specialmente dall’ultima arrivata coi soldi di papi».
L’associazione TeMa ha un ruolo molto importante nel comune di Orvieto, oltre a gestire il teatro Mancinelli, si occupa anche dei principali eventi culturali che si svolgono in città. Pagnotta ha attaccato la presidente di TeMa, Sabrina Ceprini. «Noi siamo abituati a fare i festival in una certa maniera e la signora dice che devo fare solo il direttore artistico, ma noi non veniamo qui a fare gli impiegati di nessuno».
Il festival in sostanza si farà, ma serve collaborazione! E’ quella che manca. Ma la situazione è più complicata del previsto, soprattutto quando si fanno i conti. Pagnotta ha parlato della perdita di alcuni contributi, ha parlato di conti corrente, di utili e mancati pagamenti. Una situazione, insomma, molto ingarbugliata che deve essere risolta nel breve tempo possible. Dicembre è alle porte. «Ieri – ha detto il direttore artistico – sono partiti i contratti di alcuni importanti artisti e li ho firmati io». Un festival non si organizza in quattro e quattrocchi o dalla mattina alla sera. Pagnotta vuole i suoi meriti. Una cosa è certa, è lui che porta gli artisti in Umbria. E’ lui che viaggia durante l’anno in tutto il Mondo per cercare i migliori e portarli nella nostra regione, sia a luglio, sia a dicembre. E’ lui con tutto il suo staff e la sua rete di contatti a organizzare a Perugia e a Orvieto i migliori concerti che attirano ogni anno migliaia di persone, provenienti da ogni parte del Pianeta.