Umbria Mobilità, i vertici a Palazzo Cesaroni: “Si lavora al risanamento dell’azienda”[VIDEO]
PERUGIA – Continua l’opera di risanamento di Umbria Tpl e Mobilità Spa. E’ quanto emerso dall’audizione in prima commissione dell’Assemblea legislativa, presieduta da Andrea Smacchi, riunita con all’ordine del giorno audizioni per analizzare la situazione patrimoniale ed economica, e le prospettive di sviluppo della società Umbria Tpl e Mobilità Spa. A Palazzo Cesaroni sono stati ascoltati prima il
presidente della società Lucio Caporizzi, accompagnato dal direttore amministrativo Raffaella Diosono, e poi il presidente del collegio sindacale, Paolo Chifari, i membri del collegio sindacale Giovanni Fulci e Carmelo Campagna, e il revisore unico Filippo Mangiapane.
Nell’introdurre i lavori il presidente Smacchi ha ricordato che “l’audizione nasce dall’allarme sulla situazione della società, letto anche sulla stampa, dovuto al ritardo nell’approvazione del bilancio 2015, ma
anche per la lettera appello fatta dal presidente della Provincia di Perugia, Nando Mismetti. Vogliamo capire come continua l’opera di risanamento dei conti, anche perché sono urgenti gli interventi di messa in sicurezza e manutenzione dei 170 km di rete ferroviaria ex Fcu, utilizzando i 51 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero”.
Caporizzi ha sottolineato che “il bilancio 2015 non è stato ancora approvato dall’assemblea dei soci, ma il progetto di bilancio è stato approvato dal Cda. Il Consiglio di amministrazione ha convocato più volte
l’assemblea dei soci per approvare il bilancio ma ogni volta qualche socio ha chiesto il rinvio per indisponibilità. È stato approntato un piano di ristrutturazione che tende a prefigurare le condizioni per la continuità aziendale. Saranno poi i soci a decidere che strada prendere, anche sulla possibilità di avviare un percorso di liquidazione. I presupposti per il piano di salvataggio che garantisce continuità sono la soluzione del contenzioso fiscale, la moratoria dei debiti con le banche e di quelli con la Regione, l’incremento del corrispettivo per la manutenzione ferroviaria dell’ex Fcu almeno di un milione e mezzo: ora è 4,8 milioni di euro l’anno, si tratta di arrivare a circa 6,5 milioni. Stiamo lavorando sul recupero
crediti nel tempo maturati con la commessa romana. Si tratta di 14,8 milioni di euro per Roma Tpl e 32 milioni nei confronti del consorzio Cotri. Quest’ultima situazione è oggetto di azioni legali da parte di Umbria Mobilità, che hanno portato il debitore a riconoscere il debito e a firmare un piano di rientro con il pagamento di rate mensili. Comunque negli ultimi 4 anni, sotto la gestione di questo Cda, l’indebitamento si è ridotto del 50 per cento, il trasporto pubblico su gomma non ha avuto un giorno di stop, è
stata gestita la vendita con una plusvalenza di 28 milioni di euro, è stato messo in sicurezza il trasporto su gomma, le fideiussioni sono state ridotte, si è iniziato a recuperare crediti sulla partita romana”.
I membri del collegio sindacale hanno detto che “il 21 febbraio ci sarà una riunione del Consiglio di amministrazione per l’approvazione di un aggiornamento della bozza del bilancio 2015 da sottoporre all’Assemblea dei soci. Questo è necessario per apportare adeguamenti conseguenti ai fatti intercorsi dopo l’approvazione della prima bozza del bilancio, nel rispetto del principio della prudenza. Con la prospettiva dell’Agenzia unica regionale per la mobilità non dovrebbero esserci problemi per la continuità
aziendale. Il piano di rientro con il consorzio Cotri è partito ad ottobre, con rate ad importo crescente spalmate su 5 anni. La cosa rilevante è che i crediti sono stati riconosciuti. Il percorso che stiamo facendo è derivato dalla situazione pesantissima che abbiamo ereditato da Atm e Fcu. Comunque dal 2013 al 2015 c’è stato un miglioramento dell’indebitamento complessivo di 112,4 milioni di euro. E nel 2016 prosegue il trend positivo. Tra questi si segnalano minori debiti verso le banche per circa 29,5 milioni di euro,
minori debiti verso fornitori per 21 milioni, minori debiti verso imprese collegate e controllate per 12,5 milioni, minori debiti per Tfr per 17,7 milioni, verso istituti di previdenza e sicurezza sociale per 12,5, per il
personale per 6,4 milioni. Complessivamente, quindi, c’è un miglioramento della situazione”.
Numerosi gli interventi dei commissari. Maria Grazia Carbonari (M5S) ha sottolineato che “ancora non abbiamo una bozza di bilancio e un piano di ristrutturazione. Non è possibile che ne vengano in possesso prima i giornali e poi i consiglieri. Dobbiamo capire se ci sono i presupposti per la continuità e non abbiamo gli elementi per farlo: questa società ha raggiunto un livello di indebitamento tale da mettere a rischio conti della regione”. Per Andrea Liberati (M5S) serve capire “quando ci sarà l’affidamento a Rfi della Fcu, i tempi e i modi del raddoppio del tratto Sant’Anna-Ponte San Giovanni, quali interventi di manutenzione sono stati fatti”. Per Valerio Mancini (Ln) “senza un bilancio approvato non capiamo
se c’è sostenibilità finanziaria per sostenere progetti industriali. Sono stati fati errori gravissimi, il servizio è disastroso, dobbiamo arrivare a responsabilità ben chiare. Continuiamo nell’approfondimento per capire
meglio la situazione”. Per Silvano Rometti (SeR) “l’ipotesi liquidazione non è possibile. Serve accelerare sull’agenzia regionale della mobilità”. Per Marco Vinicio Guasticchi (Pd) “la bretella di Pierantonio non ha
senso”. Per Gianfranco Chiacchieroni (Pd) “stiamo mettendo in campo una serie di riforme che possono tenere insieme il tutto, operando in un quadro difficile”. Per Claudio Ricci (Rp) “nell’ultimo periodo c’è stato un evidente miglioramento dello stato finanziario. Umbria mobilità deve fornire gli adeguati servizi nella nostra regione, rientrare finanziariamente e gestionalmente nel perimetro della nostra regione”. In chiusura il presidente Smacchi ha detto che “il lavoro di approfondimento proseguirà con un’audizione con la presidente Marini e l’assessore Chianella”.