Una fiaccolata per ricordare Alessandro Riccetti, morto a Rigopiano a gennaio

TERNI – Una fiaccolata per ricordare chi, in quel quartiere ci ha vissuto per 33 anni. E’ ancora vivo a Cardeto il ricordo di Alessandro Riccetti, morto sotto le macerie e neve dell’albergo di Rigopiano di Pescara lo scorso 18 gennaio.

29 le vittime e 11 i sopravvissuti di quella catastrofica notte. Tra gli ultimi corpi restituiti dalla neve c’era stato anche quello di Alessandro Riccetti. Ternano di 33 anni, lavorava come receptionist all’albergo da quasi un anno e mezzo.

Il quartiere, con il presidente del comitato Cardeto Raffaele Mastrogiovanni, ha voluto organizzare una fiaccolata per ricordare il ragazzo. Ancora fortissimo il dolore della mamma di Alessandro.

TERNI – (25 GENNAIO) Le speranze si potevano contare sulle dita di una mano. La stessa mano che martedì mattina ha estratto dalle macerie dell’Hotel Rigopiano di Pescara il corpo senza vita di Alessandro Riccetti. Ternano, di 33 anni, lavorava da più di un anno in quella struttura divorata dalla valanga.

I familiari hanno pregato, hanno sperato, hanno pianto, ed hanno voluto crederci fino alla fine. Una fine segnata oggi dal terribile ritrovamento. Non è riuscito a salvarsi Alessandro. E in questa triste, tristissima giornata, c’è sgomento non solo tra i familiari, ma per un’intera città che notte e giorno ha sperato per la vita di quel ragazzo.

I familiari straziati dal dolore, torneranno presto in città – forse già giovedì – con la salma del giovane. Salma che si trova attualmente all’Ospedale di Chieti e sulla quale sarà effettuata l’autopsia nelle prossime ore per stabilire le cause della morte del giovane.  I funerali si svolgeranno venerdì – tempistiche permettendo – anche se ancora si attende l’ufficialità per giorno ed ora.

Mamma, fratello di Alessando e lo zio, Massimo Riccetti, conosciuto per il suo lavoro svolto al Comune di Terni ed in pensione da due anni, si trovano sul posto. È stato proprio lo zio con straziante dolore a dover riconoscere il corpo ed il volto del nipote. La nonna di Alessandro e la sorellina sono invece rimaste a casa, a Terni, dove hanno ricevuto di persona le condoglianze di sindaco e assessori.

E’ stato il  sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, ad intervenire sulla terribile scomparsa, in un post su facebook: “La notizia che tutta Terni si aspettava non è arrivata. Tante ore di angoscia e speranza terminano nel peggiore dei modi: il nostro Alessandro Riccetti è una delle vittime del disastro di Rigopiano. Un durissimo colpo per una famiglia già provata, un grande dolore per tutta la comunità ternana che perde un ragazzo perbene, un lavoratore, un giovane proiettato nel futuro. Una esistenza breve ma ricca di significato. Una vita, che nel suo valore e nei suoi valori, rimane tutta. L’amore per la famiglia, l’essere laborioso, l’attaccamento a Terni: grazie Alessandro per il testimone che hai lasciato alla nostra comunità”.

Cordoglio è stato espresso anche dal presidente della provincia, Giampiero Lattanzi. “A nome personale e dell’amministrazione provinciale esprimo le mie più sentite condoglianze alla famiglia e mi associo al cordoglio dell’intera città per la perdita di Alessandro, un figlio di Terni”.

“La notizia – ha aggiunto – ha suscitato ulteriore dolore negli animi di tutti, già scossi per quello che sta accadendo a così poca distanza da Terni. Alessandro era infatti un ragazzo ben voluto da tutti, che amava la vita e la sua professione e che nonostante lavorasse fuori era rimasto fortemente attaccato alla sua famiglia e alla propria terra”.

Il bilancio ufficiale delle vittime sale così a 21, il numero dei dispersi scende a 8. Undici le persone finora in salvo. Sei corpi sono stati portati all’ospedale di Pescara per gli accertamenti medico legali e l’identificazione.

TERNI (24 GENNAIO) Salgono a 14 le vittime dell’Hotel Rigopiano di Pescara, mentre sono 15 ancora i dispersi sotto quelle macerie e neve. L’angoscia trascina via i parenti ed amici dei dispersi, a Penne da giovedì sera.

Non si danno tregua i soccorritori che già nella notte hanno recuperato i corpi senza vita di tre persone, tutti uomini, mentre poco dopo le 9 i vigili del fuoco hanno recuperato i corpi di altre due donne all’interno della struttura crollata.

Sul fronte giudiziario proseguono le indagini per ricostruire quanto accaduto nelle ore successive al disastro. Emerge un dettaglio, una telefonata raccolta dalla Prefettura e ignorata perchè “Non è vero che l’Hotel Rigopiano è crollato”.

Le ore passano veloci come un frecciarossa, e le speranze diminuiscono, ma nessuno, nessuno, si dà per vinto.

Il Comune di Terni ha intanto inviato personale della Protezione Civile in Abbruzzo, a Penne, dove è stato allestito il centro di raccolta dei familiari delle persone che sono rimaste intrappolate nella slavina di Rigopiano.

Il personale è in contatto anche con la struttura ospedaliera di Pescara.

“Si tratta di un modo – dichiara l’assessore alla Protezione Civile Stefano Bucari – per far sentire la presenza della comunità di Terni ai parenti che si sono subito recati in Abruzzo e che sono in attesa di notizie del loro caro. L’invio dei due operatori della Protezione Civile vuole essere un messaggio di vicinanza e un sostegno concreto per eventuali esigenze che dovessero manifestarsi”.

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