Università a Terni: l’Associazione culturale “Per Terni città universitaria” chiama in causa tutte le associazione culturali
TERNI – Un incontro con tutte le associazioni di categoria No Profit, con le categorie professionali ed i club di servizio come il Rotary, il Lions, e l’associazione delle insegnanti FNISM. Un dialogo a cielo aperto ed un confronto per “sbloccare” e scambiarsi pareri sulle questioni culturali della città.
L’Università in primis. Con tanti nodi ancora da sciogliere, come quelli relativi al reperimento dei finanziamenti per i 5 ricercatori.
L’Associazione culturale per Terni città universitaria si troverà venerdì 17 giugno alle ore 17 nella sala consiliare di Palazzo Spada, insieme a tutte le associazioni della città.
Nella lettera aperta inviata a tutte le categorie di associazioni si recita: “Il documento prodotto dall’amministrazione comunale per “Terni capitale della cultura” recita che “il sistema culturale della nostra città può essere paragonato ad un quadrilatero, il cui vertice è rappresentato dal sistema delle associazioni e delle istituzioni culturali.
In effetti, secondo i dati dell’ultimo censimento Istat delle istituzioni No Profit, a Terni ci sono 735 associazioni, di cui 172 operano nel settore delle attività culturali ed artistiche della città.
Le associazioni culturali cittadine, pertanto sono e dovranno essere il vero motore di uno sviluppo culturale ed economico del territorio.”
Un ruolo importante quello delle associazioni culturali ternani in grado di prendere in mano la situazione e portarla sotto i riflettori.
“Siamo in una fase critica – recita l’associazione culturale – non solo dal punto di vista economico, ma anche e soprattutto dal punto di vista culturale.
Pensiamo anche alla questione del centro staminali. Terni insieme al prof. Vescovi ha giocato da anni un ruolo di protagonista nella ricerca e nella scienza. Oggi tutto questo potrebbe venir meno, a causa del mancato finanziamento da parte del Cnr al prestigioso centro.”
Se si pensa poi all’Università non va meglio: “Il crollo delle iscrizioni, che nell’anno accademico in corso ha segnato un clamoroso -17%, la scomparsa del “campus universitario” con una relativa perdita di investimenti pari a 11 milioni di euro per Terni, e la continua fuga degli studenti verso il Lazio, ci allarmano come associazione culturale ma anche come cittadini ternani.”
Nell’incontro sidiscuterà della situazione universitaria ternana, e si avanzeranno delle proposte di collaborazione tra polo didattico ternano ed atenei limitrofi.