Viaggio in Cina, Valentini resta al suo posto. La presidente Marini: “Strumentalizzazione ridicola”

PERUGIA – Valentino Valentini resta al suo posto, difeso a spada tratta dalla presidente Catiuscia Marini. L’annunciata mozione del centrodestra per chiedere la rimozione del consigliere politico della Marini è stata bocciata dopo un accorato intervento della numero uno di Palazzo Donini. La presidente ha aspettato che il centrodestra palesasse la sua mozione, annunciata e depositata a metà pomeriggio, per dire la sua sulla vicenda. Ha scelto di scendere in campo in prima persona, rivendicando correttezza e trasparenza delle scelte, oltre alla correttezza dell’agire del suo gabinetto.

marini paparelli“Se le accuse mosse fossero state vere – ha detto – la sede opportuna non sarebbe stato il Consiglio regionale ma la Corte dei Conti”. Poi è passata al contrattacco, definendo “ridicolo” il caso e additando la strumentalità politica dell’iniziativa, “un teatrino che ha occupato la metà della seduta odierna, invece di farci esaminare cose importanti”. “Parliamo di scarsa correttezza quando in quest’aula c’è ancora chi chiede rimborsi ai consigli comunali di cui ha fatto parte. In 20 anni di politica, le mie amministrazioni non sono mai state chiamate a rendere conto delle procedure contabili e della correttezza dei comportamenti messi in atto. Sfido gli altri consiglieri a verificare se anche i propri assistenti hanno un curricula all’altezza”. Nel merito della difesa la presidente Marini ha ribadito che la missione era voluta dal sistema confindustriale, al quale la Regione ha fatto da supporto. “A fare il puro – ha concluso – c’è sempre qualcuno più puro che ti epura”.

Intervento tutto all’attacco dunque, preceduto dalle polemiche dell’opposizione, con Mancini (Lega): “La missione in Cina è stata gestita male, fallita prima di partire”. “Questa giunta – ha detto Liberati (M5S) – è spesso in volo verso lidi esotici, tanto che abbiamo chiesto di autorizzare questo tipo di missioni”. Ricci ha evidenziato l’opportunità politica della presenza di Valentini nello stand che esponeva i prodotti della sua azienda. Proprio lo stesso ex sindaco di Assisi ha voluto ribadire alla Marini, che sulla questione dei rimborsi si era a lui riferita. “Per le dichiarazioni della presidente – ha detto – sto valutando azioni di tutela della mia immagine. Chiederò di farmi dare la registrazione con i verbali della seduta”. “La vicenda getta un’ombra sulla superiorità morale della presidente. La Regione sapeva tutto – ha detto Raffaele Nevi –  Non era meglio evitare? A nostro avviso si. Pensate che qualcuno creda alla favoleggia che li ci siamo trovati perché c’era una conferenza stampa?  Pensate che la foto sia un fotomontaggio?”.

Lo scontro frontale era iniziato in mattinata con il question time e con l’interrogazione del centrodestra. A cercare di spegnere la patata bollente era stato l’assessore regionale Fabio Paparelli, mandato in aula a cercare di spegnere la patata bollente. La richiesta del centrodestra era un chiarimento, da parte della giunta, sull’autorizzazione alla partecipazione del consigliere politico della presidente Catiuscia Marini, Valentino Valentini, alla missione in Cina “considerato che, in concomitanza, pare egli abbia presenziato anche alla locale fiera mercato nella quale venivano commercializzati i prodotti della sua azienda (Bocale)”. L’intento era una spiegazione da parte dell’esecutivo sul motivo per cui “l’azienda di Valentini ha trovato spazio alla fiera mentre alle altre imprese sembra che fosse stata comunicata la mancanza di spazi. Espliciti quali sono le 21 aziende che la Regione Umbria ha accreditato presso il consolato dì Chongqing attraverso Sviluppumbria e Umbria Export e quali vantaggi economici e localizzativi sono stati assicurati alle imprese”. Ad illustrare i quesiti era stato il capogruppo di Forza Italia, Raffaele Nevi, che aveva sottolineato la tortuosità del percorso per arrivare alla discussione dell’atto ispettivo, “con tentativi di azzittirci con minacce di querele e di scipparci l’iniziativa con altri atti sullo stesso argomento. L’autonomia e la serietà della presidente Porzi ha permesso di superare questi ostacoli”.

paparelli cinaSecondo la giunta, la missione in Cina è stata iniziativa istituzionale “di grande respiro, la cui presenza delle imprese è stata solo una parte, benché importante. Valentini ha partecipato a questa lunga missione per supportare nel complesso lavoro istituzionale e non per promuovere qualsiasi tipo di attività commerciale. Tutte le imprese umbre hanno avuto la possibilità di partecipare alla Fiera di Chengdu pur essendo questa un’attività facoltativa nel programma della missione alla Fiera di Chengdu non vi era nessuno stand dell’azienda Bocale, ma prodotti Bocale veicolati da un’azienda importatrice cinese che vi aveva aderito autonomamente. Valentini ha partecipato per un’ora alla conferenza stampa presso la Fiera di Chengdu, né prima né dopo è stato presente alla Fiera”.

Le imprese che hanno partecipato alla missione (Cantina Bartoloni, Cantina Tudernum, Benedetti-Grigi, Cantina Goretti, Farchioni, Skyrobotic, Gruppo Filippetti/DBCAD, Umbra Packaging, Carloni Cachemire e Rete Agrimech) hanno sostenuto direttamente esclusivamente i costi di viaggio, vitto e alloggio mentre sono stati assicurati loro gratuitamente i service di spedizione e sdoganamento delle campionature food, interpretariato, trasporti interni, organizzazione e allestimento delle sedi per le sessioni di b2b sia a Chongqing che a Chengdu. Della delegazione facevano parte le aziende che ha avuto una serie di incontri specifici a Chongqing e a Chengdu: queste avevano fatto richiesta di partecipare alla missione di imprese coordinata da Sviluppumbria, da Umbria Export e dal Consolato di Chongqing che ha incontrato una serie di partner commerciali.

La partecipazione alla Fiera dell’agricoltura di Chengdu era prevista nel programma come meramente facoltativa. “Tutti – ha detto Paparelli – hanno quindi avuto la possibilità di parteciparvi ma questa partecipazione non si è concretizzata. Quindi nemmeno l’azienda Bocale ha partecipato alla fiera. Altre imprese, per lo più cinesi o basate in Cina hanno partecipato all’evento: Ferrero (Filiale Shanghai), Alce Nero, Pentagon Enterprise Co. Ltd., Bucciano Wine Co. Ltd., Vito Wine Limited Liability international Trading Company, Chengdu Di Bella Italian Wine Ltd., Yude Tianqin Commercial (Beijing) Ltd. Durante la missione sono stati sottoscritti accordi e protocolli di intesa economici, commerciali, culturali (come la prima edizione cinese di Umbria Jazz in 4 città cinesi a magio 2016), ambientali e di istruzione con università, centri di promozione, istituzioni”. Secca la replica di Nevi che non si è dichiarato soddisfatto.

 

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