Masciolini (Pd): “Dopo 20 anni finisce un’epoca. A noi il compito di aprire una fase nuova”

ASSISI – In primavera i cittadini di Assisi saranno chiamati ad eleggere un nuovo consiglio comunale e un nuovo sindaco. Molti sono i nomi che circolano, qualcuno già si è fatto avanti ma le geometrie politiche non sono ancora definite e le stesse potrebbero ancora riservare sorprese o accordi inaspettati. Per cominciare a capirci un po’ di più proviamo ad approfondire la questione col segretario del PD locale, Federico Masciolini.

Ad Assisi molti hanno già acceso i motori in vista del prossimo appuntamento elettorale. A che punto è il PD? In realtà per il momento si è assistito solo a delle fughe in avanti di alcuni singoli, che per esigenze tattiche hanno lanciato la propria candidatura personale, o a iniziative le quali più che rappresentare conferenze programmatiche per un’alternativa di governo, hanno rappresentato una prova di forza contro qualcuno. La verità è che ancora, anche a causa di un quadro politico nazionale e locale profondamente mutato (basti pensare che ad Assisi Forza Italia è all’opposizione di un’amministrazione civica di centrodestra), regna una grande confusione tra ambizioni personali dei singoli e posizionamento delle forze politiche e civiche in campo. Per quanto ci riguarda, da subito dopo l’estate uno specifico gruppo di lavoro sta lavorando alla strutturazione di un percorso che deve portare in tempi rapidi all’elaborazione di una proposta per il Governo della Città e all’individuazione della migliore personalità in grado di realizzare i relativi progetti. A tal riguardo, il PD è in grado già oggi di mettere in campo proprie donne e propri uomini, ma pensiamo sia opportuno tenere aperto un dialogo ed un confronto con tutti coloro che pensano che occorra voltare pagina e cambiare passo. E proprio con chi sente forte questa necessità penso sia possibile individuare anche le migliori personalità in grado di trasformare in azioni concrete idee e progetti condivisi

Lei ha già fatto diverse campagne elettorali, cosa si aspetta da quella del 2016? Sarà una campagna elettorale totalmente diversa perché dopo quasi 20 anni di governo ininterrotto del centrodestra finisce un’epoca ed inizia una fase nuova per la Città. In questo lungo periodo Assisi è profondamente cambiata sia dal punto di vista della composizione sociale che nella sua struttura urbanistica, caratterizzata dal recupero del patrimonio immobiliare colpito dal terremoto del 1997, nonché dalla realizzazione di diverse opere pubbliche e costruzioni private. Credo, cioè, che vi sia stata una notevole attenzione allo sviluppo di “contenitori” (peraltro non sempre in maniera adeguata), mentre molto poco si sia fatto dal punto di vista dei “contenuti”. Ecco, penso che chi si candida a governare ha l’obbligo di immaginare l’Assisi del 2030, nella consapevolezza che nulla sarà come prima e che sarà necessario recuperare il tempo perduto rispetto a molti contenuti centrali per lo sviluppo della Città. Si tratta di un compito gravoso, ma è ormai evidente che può essere affrontato solo da una nuova classe dirigente in grado di assicurare quella discontinuità e quel grado di innovazione indispensabile per fronteggiare le sfide dei prossimi anni. Per quanto riguarda la competizione elettorale il centrodestra in questo lungo periodo di governo ha consolidato il proprio sistema di potere, ma negli ultimi anni il rapporto di fiducia con la Città è andato via via incrinandosi tra promesse non mantenute e alcune scelte profondamente sbagliate. Dal canto nostro abbiamo svolto un’opposizione responsabile e fortemente costruttiva sia con proposte concrete in Consiglio comunale, sia con iniziative pubbliche sulle questioni di maggior rilievo per la Città. Ciò ci permette oggi di presentarci ai cittadini con un programma di governo serio, concreto ed adeguato a governare una Città complessa come Assisi

Cosa deve prevedere il programma elettorale del candidato sindaco del PD? Sono diverse le questioni su cui è urgente cambiare passo. La prima questione su cui è necessaria una seria riflessione ed un importante investimento riguarda la “valorizzazione della risorsa Assisi”. A tal proposito, come dico personalmente da anni, occorre innanzitutto un piano generale di marketing per il turismo che permetta di individuare e selezionare i prodotti turistici che il territorio può mettere a disposizione ed elaborare una strategia in grado di innalzare il livello qualitativo dei flussi e garantire una attenta destagionalizzazione della domanda, aumentando in questo modo anche la redditività per le imprese del settore. In secondo luogo, occorre valorizzare gli spazi pubblici recuperati mettendoli a disposizione di iniziative economiche e sociali fortemente innovative in settori fondamentali per lo sviluppo del territorio: ricerca e innovazione, nuove tecnologie, energie rinnovabili, industria creativa e culturale.La seconda questione fondamentale riguarda l’obiettivo di garantire ai cittadini un “bilancio più equilibrato” grazie ad un fisco più giusto ed alla capacità di reperire nuove risorse. Rispetto a questo punto credo sia necessario agire su due diverse leve. Occorre, innanzitutto, rimodulare la tassazione sulla casa e sui rifiuti nell’ottica di una maggiore equità nei confronti dei cittadini ed un maggiore attenzione alle esigenze delle imprese. L’elemento fondamentale per i bilanci comunali che verranno, però, sarà quello legato alla capacità di intercettare e reperire nuove risorse a partire dai Fondi strutturali dell’Unione europea e dai fondi comunitari a gestione diretta che, grazie ai numerosi Programmi disponibili, garantiscono la possibilità (altrimenti preclusa con i trasferimenti nazionali e regionali oggi a disposizione) di realizzare investimenti su molti settori ed aspetti fondamentali (cultura, turismo, ambiente, energia, …) per una Città come Assisi. Affinché ciò sia possibile, però, è necessario mettere in campo una forte iniziativa progettuale che può essere assicurata solo con un reale investimento nelle risorse umane a servizio dell’Ente comunale. L’ultima questione, non in ordine di importanza, riguarda la “salvaguardia e la valorizzazione dell’intero territorio”. Rispetto a questo punto penso non solo ad una gestione delle politiche ambientali ed urbanistiche maggiormente coerenti con il profilo di una Città patrimonio mondiale dell’umanità, ma soprattutto ad un piano di investimenti decennale che guardi finalmente alle reali esigenze di tutte le frazioni del territorio comunale rispetto alle quali ormai da troppo tempo non si forniscono risposte adeguate ai problemi sollevati dalle comunità locali

Il capogruppo e unico consigliere comunale del PD, Simone Pettirossi, neanche un anno fa è stato inserito nella segreteria regionale di Leonelli… Simone Pettirossi è stato chiamato dal segretario regionale ad occuparsi del dipartimento cultura del partito regionale anche per riconoscere ad Assisi la rilevanza che merita in un settore così importante per lo sviluppo locale e regionale. In questi anni, in una situazione difficilissima all’indomani della sconfitta elettorale del 2011 e dei grandi cambiamenti che hanno investito la politica nazionale, è stato protagonista di un grande lavoro in Consiglio Comunale fatto non solo di opposizione a scelte sbagliate, ma anche di proposte migliorative (alcune accolte, come quella riguardante il passaggio della fibra ottica sul territorio comunale). Egli, come altri, rappresenta una risorsa fondamentale per la nostra proposta politica, ma sa bene che il Partito Democratico ha la responsabilità, innanzitutto, di farsi promotore della migliore proposta in grado di garantire ad Assisi una nuova stagione politica e amministrativa. Ed è con questo obiettivo, come dicevo prima, che tutti insieme intendiamo confrontarci e trovare la migliore soluzione con personalità, forze politiche e civiche, associazioni ed imprese che ritengono necessario un cambiamento profondo per costruire il futuro della nostra Città

 

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