Rimozione Legnini, Meloni (Pd): “Grave errore del Governo”. La governatrice Tesei:”Proseguire il lavoro di squadra”

La rimozione di Giovanni Legnini da Commissario straordinario alla ricostruzione, decisa dalla premier Giorgia Meloni, sta provocando un vero e proprio vespaio non solo nel mondo politico umbro ma anche tra i cittadini delle zone colpite dal terremoto del 2016. Dopo anni di immobilismo e ritardi, Giovanni Legnini è riuscito a rendere “concrete le istanze dei territori facendosi portavoce e alfiere in prima persona nei confronti del Governo e del Parlamento”. Sono queste le prime parole del sindaco di Norcia Nicola Alemanno dopo aver appreso dell’avvicendamento alla guida della Struttura commissariale per la ricostruzione post sisma con la nomina di Guido Castelli, senatore di Fdi ed ex sindaco di Ascoli Piceno. Duro il commento di Simona Meloni capogruppo del Pd nell’Assemblea legislativa dell’Umbria: ” La sostituzione è un errore che speriamo i cittadini non debbano pagare a caro prezzo”. Per la Meloni “nonostante il parere del territorio, delle Associazioni e dei tecnici, il Governo ha deciso di piantare l’ennesima bandierina e, all’insegna del più becero dello spoil system, liquida Legnini per lasciare il posto ad un suo uomo, il senatore Guido Castelli”. ” Con Legnini – aggiunge la dem umbra – la ricostruzione ha cambiato passo e i cittadini hanno percepito questa differenza. La sostituzione è un grave errore”. Per la governatrice dell’Umbria Donatella Tesei “Legnini ha fatto molto bene, insieme abbiamo velocizzato la ricostruzione e bisogna proseguire il lavoro di squadra che abbiamo fatto”. Poi aggiunge: ” Il senatore Castelli è una persona che conosce la metodologia e il territorio, ha esperienza e capacità”. Insomma, un colpo al cerchio e uno alla botte.