Spoleto, De Augustinis tace mentre partiti e movimenti guardano già all’autunno

Umberto De Augustinis tace, si è sottratto silenziosamente e rapidamente alla vista. Si è allontanato senza fare particolare rumore, almeno per adesso.  Prima o poi si materializzerà ancora, sicuramente dirà apertamente ciò che pensa. Si toglierà diversi sassolini dalle scarpe per liberarsi di diversi pesi che in questi ultimi mesi lo hanno amareggiato e angosciato. Nel frattempo in città iniziano le prime danze in vista delle elezioni di autunno, quando gli spoletini saranno chiamati a scegliere il nuovo Sindaco. Una delle prime a muoversi è stata Maria Elena Bececco che ha attaccato ” l’assurda alleanza fra Partito Democratico, Lega e Fratelli d’Italia che ha prevalso con la legge dei numeri rispetto al buonsenso”.  La Bececco si rivolge a tutte le risorse civiche di Spoleto che ” non intendono sottostare ai giochi di partito, i cui disastri sono sotto gli occhi di tutti “, e chiede di discutere ” della Spoleto futura”. Poi fa un appello che sa tanto di prossimo cartello elettorale: ” Mettiamoci tutti la faccia per farci trovare pronti, come sempre sono a disposizione per scrivere insieme il programma da realizzare nell’interesse della nostra città”. Possibili alleati futuri dell’ex vicesindaco della giunta Cardarelli sono Mario Mancini e Roberto Ranucci, ex consiglieri comunali di Laboratorio per Spoleto, lista civica dell’ex Sindaco De Augustinis. ” Ha prevalso la logica dei partiti, l’interesse di parte a quello generale, la ripicca e lo scontro personale. Una scelta che rischia di creare danni epocali ad una città che è stata sacrificata sull’altare delle solite, logore, vecchie guerriglie politiche”, hanno denunciato Mancini e Ranucci, attaccando i protagonisti della sfiducia votata in Consiglio comunale.  Poi arriva la conferma di un possibile feeling in vista delle prossime elezioni: ” Dovremo ricostruire una nuova strada per Spoleto, memori di quanto accaduto e forti della nostra coerenza. Noi ci siamo stati e ci saremo”.  Più o meno è anche la posizione di ” Cambiamo”, la giovane formazione politica che a livello nazionale fa capo al governatore della Liguria Toti e a Spoleto ad Aldo Traccheggiani , medico e ex consigliere regionale. ” Quanto accaduto nel Consiglio comunale è semplicemente inaccettabile e privo di senso”, è stato il primo commento di Traccheggiani. ” Occorre una fase nuova e responsabile, solo così si può ancora salvare la città dall’ennesima spoliazione. Su questo fronte Cambiamo è presente e pronta a fare la sua parte”, ha concluso il coordinatore regionale.  Scende in campo, con un appello sui social, anche il noto ristoratore Sandro Zengoni che precisa subito di ” voler dare un semplice contributo dopo il fallimento della politica”. Per Zengoni la ” società civile si deve rimboccare le maniche e provare a dire la sua”, un appello che ha ricevuto tante adesioni e condivisioni, oltre a numerosi commenti favorevoli. Il suo auspicio è quello di stimolare imprenditori, ex amministratori e semplici cittadini a prendere in mano la situazione perché c’è bisogno di ” persone nuove, credibili e spendibili” altrimenti per Spoleto non c’è futuro. Per i tre ex consiglieri comunali Ilaria Frascarelli, Roberto Settimi e Gianmarco Profili, fino a poco tempo fa fedelissimi della Bececco, votare la mozione di sfiducia era diventata ” l’unica via percorribile quando chi amministra si dimostra incapace di gestire la cosa pubblica. Gli errori commessi da De Augustinis sono stati tantissimi”. Per loro si profila una adesione verso Lega e Fratelli d’Italia.  Marina Morelli, cacciata da Forza Italia dopo il voto di sfiducia a De Augustinis, si mette in proprio e guarda con attenzione a quanto succederà nel centrodestra. Un dopo De Augustinis movimentato e chiassoso. Pieno di imprevisti , anche se per i protagonisti di questa amministrazione – nessuno escluso – non sarà semplice ripresentarsi davanti ai cittadini.