Parere Cts “vincolante” per riapertura scuole in presenza. Tre passaggi concordati

Il modello che sarà seguito nella determinazione delle eventuali chiusure o aperture delle scuole presuppone, in sintesi, tre passaggi: il parere del Comitato tecnico scientifico che resta prioritario e vincolante; l’analisi dei livelli di incidenza dei contagi in questo momento, unitamente alla propensione per distretto stabilita prendendo  come punto di riferimento il livello sopra e sotto i 10 mila abitanti; infine, sulla base di questi dati, saranno formulate delle proposte. E’ il procedimento concordato dalla Regione, fra l’assessore Paola Agabiti e il commissario per l’emergenza Massimo D’Angelo, insieme ai sindaci intervenuti alla videoriunione promossa da Anci Umbria e la stessa amministrazione regionale. ” Abbiamo adottato scelte difficili, coraggiose, a volte non comprese dai cittadini, ma a esclusiva tutela della loro salute”, ha detto l’assessore Agabiti. ” Non ci sono ricette facili o vincenti – ha aggiunto l’Agabiti – ma si procede con una priorità: la tutela della salute di tutti, a partire dai nostri studenti che, con le varianti, sono i più colpiti e a rischio contagio”.  Il presidente dell’Anci Umbria, Michele Toniaccini l’incontro è stato soddisfacente perché consente ” ai sindaci di intervenire in modo preventivo nelle comunità, di far comprendere le motivazioni alla base delle scelte, dati alla mano” Secondo Toniaccini il modello concertato ” va proprio in questa direzione, un metodo che tiene conto della parte scientifica e, contemporaneamente, di quella psico-sociale”. Nel frattempo la riunione del Cts  in programma per oggi è slittata a domani, in attesa di aspettare le decisioni della cabina di regia nazionale che decide sui colori delle regioni in base alle diverse fasce di rischio. Dopodiché sarà firmata una eventuale nuova ordinanza da parte della Tesei.