Calcio dilettanti, dopo lo sfogo arriva la stangata: un anno di squalifica a Monsignori

Dopo lo sfogo di ieri sulle colonne del Nuovo Corriere Nazionale a seguito della retrocessione in Promozione della sua Pontevecchio (prima volte nella storia) oggi è arrivata la dura sentenza del giudice sportivo: Gianni Monsignori è stato squalificato per un anno e non potrà più svolgere alcuna attività fino al 30 aprile del 2017. E adesso c’è molta curiosità per capire se il presidente della società ponteggiana voglia realmente mollare meno. Riportiamo di seguito il comunicato integrale della sanzione comminata allo stesso Monsignori:

Premesso:
Che al 32° del secondo tempo il signor Monsignori Giovanni (Presidente Pontevecchio) dall’esterno del recinto di gioco iniziava ad insultare e minacciare (in maniera reiterata e fino al termine della gara) i componenti la terna arbitrale, minacciandoli – altresì – di aver volontariamente cagionato la retrocessione della sua squadra e che pertanto non gli avrebbe consentito di uscire dal campo;
Che tra l’altro, a più riprese, chiedeva al custode del campo di aprire il cancello che dalla tribuna conduce al terreno di gioco, così da consentirne l’ingresso in campo al predetto ed ai tifosi al fine di aggredire gli ufficiali di gara;
Che tuttavia, nonostante le minacce di licenziamento proferite da Monsignori, il custode manteneva chiuso detto cancello;
Che al termine della gara circa 30 tifosi della Pontevecchio insultavano e minacciavano duramente gli ufficiali di gara facendoli oggetto di un fitto lancio di pezzi di legno e altri oggetti contundenti che, tuttavia, colpivano “soltanto” un calciatore del Cannara (in particolare un pezzo di legno colpiva alla nuca il citato calciatore, provocandogli una ferita e la sua caduta a terra. Subito dopo veniva soccorso dal medico sociale);
nel frattempo alcuni sostenitori della Pontevecchio entrati indebitamente sul terreno di gioco, tentavano – senza riuscirci per il pronto intervento di alcuni compagni di squadra – di aggredire un calciatore del Cannara;
Che all’atto di lasciare l’impianto sportivo, gli ufficiali di gara dovevano constatare che il citato Monsignori Giovanni aveva posizionato la propria autovettura nei pressi dell’uscita così da impedire, scientemente, che i predetti potessero uscire dall’impianto;
Che nonostante il dirigente Bambagioni (sollecitato dall’arbitro) avesse chiesto al Monsignori di spostare la vettura, questi provocatoriamente si rifiutava di farlo, proferendo all’indirizzo degli ufficiali di gara frasi irriguardose e minacciose;
Che soltanto dopo circa un quarto d’ora (e dopo che gli ufficiali di gara avevano preannunciato di richiedere l’intervento dei carabinieri) il Monsignori si decideva a spostare la detta autovettura, consentendo il ritorno a casa dell’arbitro e dei suoi assistenti;
delibera:
1) L’ammenda di 1.300 euro a carico della società Pontevecchio;
2) L’inibizione fino al 30/04/2017 a carico del sig. Monsignori Giovanni (Presidente Pontevecchio).

Si parla addirittura di strada sbarrata agli arbitri, comportamento assolutamente ingiustificabile da parte di un dirigente, stando almeno al referto arbitrale, qualunque possa essere il verdetto del campo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.