La Ternana torna al lavoro con l’obbiettivo di confermarsi

Dopo i due giorni di riposo concessi da mister Roberto Breda la Ternana è tornata questo pomeriggio ad allenarsi a porte aperte con un unico obbiettivo: confermare quanto di buono fatto vedere nel match contro il Novara, vale a dire capacità di soffrire, compattezza e freddezza di colpire l’avversario al momento giusto. Compito però tutt’altro che agevole, visto che il prossimo avversario sarà lo Spezia, squadra che veleggia nelle zone alte della classifica e reduce dal pari senza reti a Lanciano. Tuttavia il 2-0 maturato sabato non deve far credere che la crisi sia finita, così come non deve trarre in inganno che le Fere al Picco hanno una tradizione recente favorevole, visto che nelle ultime tre occasioni hanno collezionato due pareggi e una vittoria fondamentale, quella dello scorso anno, che le ha lanciate verso la terza salvezza consecutiva. Bisognerà in questa settimana lavorare sodo soprattutto su quanto ancora non funziona, perché risalire una classifica ancora precaria è necessità assolutamente primaria. Per questo motivo il tecnico ha fatto lavorare in maniera intensa i suoi giocatori, provando quel modulo che ha dato la svolta sabato scorso, vale a dire il 4-2-3-1 così disposto: Zanon, Gonzalez, Masi e Vitale in difesa, Zampa e Palumbo davanti alla difesa, Grossi, Falletti e Belloni dietro ad Avenatti, unica punta. Erano assenti, oltre al nazionale Valjent, che non ci sarà al Picco, anche Meccariello (che si è però visto sul finale dell’allenamento per una corsetta a bordo campo) e Gondo. Hanno proseguito invece nel lavoro differenziato sia Dugandzic che Ceravolo mentre Breda può sorridere per il rientro in gruppo di Manuel Coppola, apparso completamente recuperato. Massima concentrazione ed intensità sia nella parte atletica che in quella tecnica quindi: se ci si vuole togliere delle soddisfazioni bisogna riuscire a portare via punti da uno dei campi storicamente più difficili della B

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