Perugia, Bisoli: “Da oggi ogni partita deve essere l’ultima”

È stata una conferenza stampa un po’ atipica quella di Pierpaolo Bisoli. Con la squadra già da ieri in Liguria il tecnico ha parlato via telefono dall’hotel dove si trova in ritiro. Si è partiti dalla scossa tellurica verificatasi dopo il match con il Trapani, con lo stesso allenatore che aveva oramai le valige in mano: “Faccio un premessa: ho dato le dimissioni per dare un segnale forte. Se il problema ero io per il bene del Perugia mi sarei messo da parte. La mattina dopo alcuni giocatori mi hanno detto che non era del tutto così e che dovevamo stare tutti insieme. Dobbiamo far venire fuori il carattere alla squadra, lottare su ogni palla, pensare ad ogni partita come fosse l’ultima. Il nostro obbiettivo deve esser pensare gara per gara e tirare fuori ciò che contro il Trapani non si è visto”. La risposta dei Grifoni in allenamento, come si è avuto modo di vedere, è stata buona: “È vero – ha ammesso Bisoli – ma i ragazzi avevano fatto durante la settimana ciò che chiedevo ma i risultati non sono poi arrivati. Ho il dovere di tirare fuori il carattere da questa squadra. Il segnale è stato forte e l’impatto pure”. Avversario difficile la Virtus Entella: “Loro sono in zona playoff e sono un avversario da temere, che sta lavorando bene, con entusiasmo e senza pressioni. Il campo sintetico li agevolerà ma noi dobbiamo fare il Perugia, giocare la partita della vita. Non deve accadere di giocare senza mordente come contro il Trapani; bisogna intepretare la partita come fosse l’ultima spiaggia e ogni pallone deve essere l’ultimo. L’allerta meteo? Non penso possano esserci problemi, ma oggi faremo un allenamento alle 15 sul campo. In questo momento sta piovigginando”. Un pensiero su due nuovo arrivi, che ancora faticano ad ingranare: “Ho parlato con Molina, lo avevamo preso per altre situazioni ma quel che conta è il bene della squadra. Aguirre è un giocatore dalle ottime qualità. Non deve venire incontro alla palla ma deve riceverla sui piedi per poi puntare l’avversario e andare al tiro o dettare l’assist. Deve essere sfruttato per quelle che sono le sue capacità, perché fa molta fatica a creare raccordo. Può però svilupparsi bene negli spazi”. Ottime le risposte di Mancini: “È cresciuto molto, il lavoro ha attecchito molto su di lui. Giusto abbia le sue opportunità”. A Chiavari sono in 19: “Taddei non è venuto perché ha un affaticamento ed e ancora a rischio ma noi non possiamo stare a pensare a chi c’è o non c’è. Dobbiamo svoltare. È un momento difficile ma non drammatico”. Ai giocatori il compito di dimostrare sul campo di aver ricevuto certi messaggi, già a partire da domani. Ovviamente rinvii permettendo.

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