Perugia, Breda: “Parole d’ordine pericolosità ed equilibrio”

Senza Nura e Gonzalez, quest’ultimo ancora alle prese con i postumi dell’intervento ai denti, il Perugia si prepara ad affrontare la Cremonese nel posticipo del turno pre pasquale. Vincendo, al cospetto di una Cremonese che non sta certo attraversando il suo miglior periodo, i Grifoni si assicurerebbero la permanenza in serie B. Concentrazione massimale quindi, visto e considerato che, nonostante la lunga striscia positiva, nulla di concreto è stato ancora fatto.

Per Roberto Breda è stata una settimana un po’ atipica: “Ma oramai siamo abituati a questa tipologia di lavoro. È stata una settimana cosi come anche per gli altri. L’importante è che man mano che ci si avvicina alla partita si resetti tutto e la si prepari tranquillamente, ricaricando le energie”.

Cerri si è allenato con la squadra e sarà arruolabile: “Ci sono aspetti da tenere in considerazione, primo tra tutti l’avversario. Quando vieni da un periodo non positivo è più facile resettare con la testa. Sicuramente loro avranno un approccio importante e noi dovremmo essere bravi a controbattere. Come sta Alberto? L’ho incontrato nel pomeriggio al campo, sta bene”.

Sulla formazione il tecnico non si sbottona ma ammette: “Quando ci sono settimane di questo tipo è normale avere dei dubbi, ma un’idea di massima c’è”.

Con questo lavoro importante svolto Breda potrebbe guadagnarsi la riconferma il prossimo anno, ma lui sull’argomento glissa: “È importante restare concentrati fino al 30 di giugno. Ai ragazzi chiedo sempre di essere focalizzati sul presente, ed il devo essere il primo a farlo”.

Da Cremona alla Cremonese. Com’è cambiato in un girone il Perugia?: “Al momento rifiuto il bilancio, perchè non posso permettermi di sprecare energie. Preferisco vedere una squadra che cresce e che non perda di vista un miglioramento ulteriore. Se traccio un bilancio rischio di essere attratto da qualcosa di positivo, ma ora voglio concentrarmi e vincere”.

Spesso l’atteggiamento tattico può dipendere dagli avversari: “Le squadre di Castori ad esempio ti obbligano a fare la partita. Di sicuro non facciamo un possesso palla fine a se stesso. A Cesena potevamo far qualcosa di meglio ma anche di peggio. Il nostro obbiettivo è duplice: pericolosità ed equilibrio. Poi dipende anche da come leggi le varie situazioni. I ragazzi fino ad ora sono stati bravi a non subire e a cercare delle alternative e questa consapevolezza sta aumentando da un mese”.

Chiusura con lo score con Tesser, un po’ in chiaro scuro: “Siamo amici, veniamo dalla stessa zona. Ci siamo visti lunedì ed era già in clima partita. Questo la dice lunga di come arriveranno qui domani. Contro di lui a volte ho vinto, facendolo esonerare ad Avellino, poi a Terni invece ha vinto. Diciamo un po’ e un po’…”.

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