Perugia, Bucchi: “Essere noi stessi senza pensare agli altri”

Tempo di ultima di campionato per il Perugia, che domani sera al Curi riceverà la visita della Salernitana. Cristian Bucchi, che spera in extremis di riacchiappare il quarto posto, fa la conta come sempre degli acciaccati: “Brighi sarà convocato, Volta e Gnahore no. Fazzi invece si riaggrega alla squadra”. Imperativo categorico è uno solo: “Dobbiamo pensare solo a vincere e pensare che questa gara sia determinante. Dobbiamo fare il Perugia, senza guardare agli altri, cercando il posizionamento migliore perchè da 37 giornate siamo sempre dentro. Non mi piace parlare di emergenza, ma sabato scorso con un po’ di esperienza in più l’avremmo gestita meglio. Contro lo Spezia invece abbiamo avuto delle difficoltà. Avremmo voluto raccogliere di più, ma guardiamo a trecentosessanta gradi e non buttiamo due risultati comunque positivi”. L’avversario non verrà certo a Perugia per fare da comparsa: “La Salernitana è una squadra molto forte, se non fosse partita sotto tono credo potesse giocarsi i playoff. Hanno un attacco importante, un ottimo centrocampo e una difesa esperta. Mi aspetto vengano a fare una partita quadrata avendo una minima speranza per rientrare nelle prime otto”. Saltare il preliminare sarebbe una manna dal cielo: “Recupereremmo tutti gli effettivi e li porteremmo al top della condizione. Giocare ogni tre o quattro giorni non agevolerebbe questo intento. Voglio perciò una prestazione e un risultato importante per allungarci di una settimana il recupero. Di sicuro le motivazioni non mancano, siamo arrivati alla fine e molte squadre già pensano alle vacanze, noi invece possiamo guardare ad un sogno, quello della serie A”. Ma se si realizzasse Bucchi ha pensato a qualcosa: “A niente di particolare, basti pensare che non ho voluto il premio playoff, ma solo a quello promozione. Avevo un pizzico di presunzione perchè contavo sulla voglia di riscatto di un gruppo dopo una stagione non esaltante. Quando ci sono le motivazioni bisogna cercare di arrivare fino in fondo”. Sulla formazione il tecnico ammette che “la difesa a tre resta una possibilità aperta. Bisogna essere bravi a saper cambiare. Non sapendo ancora come e chi devo scegliere è anche possibile tornare ad un’idea originaria, ritrovando delle certezze che sono venute un po’ meno”. La squadra in questo momento sta bene anche se sembra risentire dell’ambiente circostante: “Normale che l’assenza di due giocatori e le prestazioni abbiano intorpidito l’ambiente. Sta a noi far capire che ci vogliamo giocare questi playoff e cercare di vincerli. Se mi soffermo poco sugli aspetti negativi? Non è che non voglio vederli, ma non c’è tempo, qui ci stiamo giocando la serie A”. Infine, tornando all’undici iniziale, incerta la presenza di Guberti dal 1′: “E’ un giocatore che mi mette sempre in difficoltà. Terrani ha fantasia e la spensieratezza giusta associata ad altre qualità. Devo valutare giorno dopo giorno”.

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