Sir Conad, Fabio Ricci lancia la sfida a Modena: “Sono loro a dover aver paura di noi”

Il dovere di condurre in porto la nave è stato compiuto, ma un tabù da sfatare ancora c’è. La Sir Safety Conad Perugia si recherà a Modena per cercare di battere i canarini sul proprio campo dopo oltre quattro anni. Da allora ben dodici sono state le sconfitte consecutive da quel 2014 tra Superlega e Coppa Italia e l’occasione per mettere fine a questa lunghissima striscia negativa è propizia in quanto la formazione da quest’anno guidata da Rado Stoychev non sta vivendo la sua miglior stagione. Insomma, quella di domenica è una partita da affrontare con il giusto spirito e a farsi portavoce di questa voglia di continuare a fare risultato è il centrale Fabio Ricci, reduce da una buona prova mercoledi contro Latina.

Tra quarantotto ore sarà dunque partita vera: “È un match che non ha certo valore per la classifica, almeno per quanto ci riguarda. Dal 2014 non si vince al Palapanini e dopo il 3-0 preso in casa abbiamo voglia di riscattarsi. Ogni partita va giocata per vincere e quella di domenica non sarà una gita o una perdita di tempo”.

Due i pericoli pubblici: “Il loro palleggiatore Bruno e poi Ngapeth, che se in giornata sanno essere pericolosi. Credo bisogna limitare loro, poi vedremo chi giocherà visti gli infortuni che hanno”.

Niente pressione, ma tanto ottimismo: “Tanti giocatori allora non c’erano quindi non penso ci sia tensione. Andiamo lì con la consapevolezza che sono loro a dover avere paura di noi”.

Ricci dovrebbe essere confermaro titolare domenica: “Abbiamo ruotato un po’ tutti, sono contento delle opportunità che ho avuto. Se il coach deciderà di farmi giocare bene, altrimenti lavorerò per farmi trovare pronto più avanti”.

Il primo posto in regular season è un traguardo da tenersi ben stretti: “Sicuramente può spostare gli equilibri perchè un eventuale bella verrà disputata in casa. Giocare davanti al nostro pubblico è sempre un fatto positivo”.

Un bilancio sul suo percorso a Perugia: “Lo giudico positivo. Ad inizio anno ho avuto diversi problemi fisici, poi ero conscio del fatto di dover sgomitare per trovare posto. Comunque abbiamo vinto quel che c’era da vincere quindi non posso che essere contento”.

Si può ancora migliorare però: “Devo lavorare diciamo su tutti gli aspetti. Mi reputo abbastamza giovane e non mi sento forte su un fondamentale specifico. Il muro? Sono cresciuto tanto in questo fondamentale, anche per merito dei battitori che stanno facendo grandi cose. Anche qui credo si possa ancora migliorare”.

Chiusura col capitolo nazionale. In estate in Italia ci saranno i mondiali e il centrale ravennate ammette di farci un pensierino: “Tutti vorrebbero giocarlo. Sono però consapevole che ci sono tamti centrali italiani anche più forti di me. Se avro l’opportunità bene, altrimenti lavorerò per crearmela in futuro. Se ho parlato con Blengini? Solo due chiacchiere, niente di più”.

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