Sir Safety, Anzani cerca la vittoria dell’ex: “Verona squadra nuova, serve massima concentrazione”

Vietato distrarsi. Nonostante la stagione della Sir Conad Safety Perugia sia iniziata sotto i migliori auspici, con la vittoria della Supercoppa e la qualificazione alla Final Four della Coppa Italia, la concentrazione deve rimanere massimale. Domenica i Block Devils saranno impegnati nella prima trasferta di una certa difficoltà e a farsi portavoce di questo monito è un ex, Simone Anzani, che torna a Verona da avversario dopo quattro anni trascorsi all’ombra di Romeo e Giulietta.

Si parte ovviamente dalle sensazioni che “Machete” proverà rimettendo piede al Palaolimpia: “Di sicuro ci sarà molta emozione. Sarà strano tornare là in uno spogliatoio avversario. Che partita aspettarsi? Non saprei dire perchè hanno cambiato praticamente tutto, ma di sicuro di daranno del filo da torcere. Dobbiamo essere bravi a non farli uscire e ad imporre il nostro gioco. Se ci riusciremo la partita sarà più facile”.

Perugia – Verona è sempre stata una gara sentitissima: “Quando giocavo lì era vista come un derby. Avevamo giocato tante volte contro Perugia. Inoltre, visto che le sfide più importanti erano state vinte da loro provavo un pizzico di invidia. Sicuramente ancora oggi questa è una partita di cartello e continuerà ad esserlo”.

Una squadra, quella di Grbic, che è uscita con le ossa rotte dal quarto di finale di Coppa Italia contro Modena: “L’animale ferito è quello che reagisce peggio – mette in guardia tutti il neo centrale bianconero – e dopo un set finito 25-9 in suo sfavore deve per forza di cose reagire. Sicuramente il loro allenatore li metterà subito sotto affinchè arrivi all’appuntamento nelle migliori condizioni. Ora l’asticella si alza, non dobbiamo avere cali di attenzione”.

Quello che si è manifestato a tratti nel doppio confronto contro Padova: “Penso che queste due partite siano state la fotocopia identica. Abbiamo abbassato l’attenzione e loro hanno fatto bene nel cambio palla. Con Verona e Piacenza non potremo permettercelo, altrimenti un set puoi anche perderlo. Anche io, come Bernardi, non ero molto soddisfatto perchè questo calo non doveva esserci. L’aspetto positivo è che restiamo compatti e non andiamo nel pallone; siamo stati bravi a starci con la testa e a chiudere”.

L’inizio di stagione ha visto un’alternanza tra Anzani e Ricci: “Domenica è chiaro che vorrei giocare, ma ci sono quattordici giocatori di primo livello. Ci sono tante partite e tutti avranno il loro spazio, vorrei giocare le partite più importanti ma c’è un allenatore che valuterà chi sarà meglio in grado di scendere in campo. Da parte mia ci sarà disponibilità al 100%. Fabio può diventare un centrale importante, deve lavorare tanto e in ottica nazionale può dare tanto”.

Perchè proprio Perugia? “Avevo la necessità di ritrovare alcuni stimoli persi negli anni passati. Ho delle sensazioni positive, allenarsi con questa intensità è qualcosa di mai provato. Devi essere sempre al 100%  sotto tutti i profili. È questo quel che mi ha colpito di più. Poi ci sono tanti campioni, è bello far parte di un gruppo del genere. Cosa penso dell’ambiente? Per ora non posso dir nulla. Sto bene con la società e lo staff, ma posso rispondere tra due o tre mesi in maniera più dettagliata”.

Avversario di lusso sarà l’ex capitano dei Block Devils, Emanuele Birarelli: “Sono convinto che a livello personale si troverà bene, visto che Verona non è lontano da casa sua, cioè Trento. Ha un palmares che non devo star qui a spiegare e quando eravamo insieme in nazionale lo vedevo come un modello. Ancora oggi è uno dei centrali migliori in Italia”.

Infine, Anzani tenterà con l’esperienza perugina di riaprire il capitolo nazionale: “C’era stato un corteggiamento da parte della Sir in passato. Avevo creduto nel progetto di Verona poi avevo bisogno di nuove esperienze. L’azzurro? Dovrò lavorare per meritarmelo. Per indossare questa maglia bisogna sentire lo spirito di appartenza. Spero di esserci ai mondiali, anche se so bene che la concorrenza è tanta”.

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